Di solito si viaggia per raggiungere le città d’arte e l’hotel è solo un luogo di sosta, per quanto bello e lussuoso possa essere.
Il progetto Art Weeks punta a capovolgere questa concezione tradizionale, portando l’arte direttamente nelle stanze d’albergo, consentendo un’immersione totale nella bellezza e rendendo il soggiorno un’esperienza a 360 gradi.
Questa iniziativa, che anticipa e si riallaccia alla celebre fiera d’arte Miart (dall’8 al 10 aprile), proposta in esclusiva dal Park Hyatt Milano dal 4 al 20 aprile, prevede la trasformazione di alcune aree dell’hotel (la Cupola, il Mio bar, il ristorante VUN) in vere e proprie gallerie temporanee, che ospiteranno opere degli artisti contemporanei più interessanti sulla scena internazionale. Molte saranno le forme d’arte rappresentate, dalla scultura alla pittura, fino alla fotografia. Alcuni nomi? Peter Halley, Turi Simeti, Hans-Peter Feldmann, Aurelio Amendola, Ugo Mulas, Piero Gilardi. Partner delle Art Weeks, la prestigiosa Galleria Massimo Minini.
Maestri nel proporre esperienze sensoriali complete, lo staff del Park Hyatt proporrà degustazioni di champagne quotidiane durante appositi Champagne moments, ricreando per i propri ospiti l’atmosfera dei più raffinati vernissages. Perché si sa, gusto e vista sono sensi che vanno a braccetto e si esaltano a vicenda.
Ma c’è di più. In ossequio alla nuova tendenza dei soggiorni tailor made, il Park Hyatt ha introdotto un nuovo servizio che non mancherà di conquistare anche gli ospiti più esigenti: l’Art Butler. A chiamata, questa figura altamente specializzata, fornirà al cliente spiegazioni e suggerimenti artistici, organizzerà su richiesta visite a mostre ed esposizioni e sarà una vera e propria miniera di informazioni per l’approfondimento e la soddisfazione di qualsiasi curiosità.
Che siate appassionati, cultori o neofiti dell’arte contemporanea, il consiglio è uno solo: preparate subito la valigia!
di Ilaria Diotallevi