Dior sta a New Look anni ’50, come Robert Wun sta a New Look anni 2000: la concezione sembra la stessa, il modo di esprimerla è totalmente differente. Dalla donna la cui silhouette a corolla degli abiti è utilizzata per enfatizzarne le forme, alla donna che si adorna di strati di tessuto sapientemente assemblati, come tanti petali che la avvolgono magicamente. Le collezioni Primavera/Estate 2016 e Autunno/Inverno 2016-17 ben rappresentano la concezione di stile del designer, molto riconoscibile e d’avanguardia, tanto negli abiti, quanto nelle calzature ed accessori.
Robert Wun si laurea al London College of Fashion in womens wear nel 2012 e in seguito lancia la sua etichetta nel giugno del 2013. Il focus è sulla sperimentazione in forme e materiali innovativi, che ritroviamo in abiti realizzati con grande maestria sartoriale. La femminilità della donna moderna è espressa con asimmetrie, inserti degradè, sovrapposizioni e silhouettes strutturate; un’allure dolce e indifesa, come quella di un fiore appunto, che contrasta con realizzazioni forti, dal concept scultoreo e tagli netti. L’utilizzo del plissè a fisarmonica avvolge come un origami il corpo, fino a smorzarne il lato romantico.
Questo tratto contemporaneo e avant-garde, che con linee pulite avvicina sempre più la moda al design, ricorda il filone stilistico di nomi quali Viktor&Rolf e la loro predilezione per il tridimensionale, lo sperimentale e l’innovativo, e Hussein Chalayan, altro designer con formazione londinese nelle cui collezioni vengono abbattute le barriere tra le varie discipline quali moda, scultura e arte, creando uno stile molto originale.
I colori maggiormente utilizzati per le sue creazioni sono neutri, con tocchi vitaminici e bold. Il brand Robert Wun è stato trattato anche da importanti testate come Vogue, Harper’s Bazaar, L’Officiel, Elle e WWD e viene distribuito, oltre che in Inghilterra, in America, Medio Oriente e Asia.
di Jessica Landoni