In un’epoca in cui la digitalizzazione del lavoro si sta espandendo in modo esponenziale e le tecnologie assumono sempre più i connotati un tempo associati ai film di fantascienza, anche gli specialisti del design si stanno evolvendo verso strade non ancora battute.
La parola Design nasce nel contesto di progettazione di oggetti ai fini della produzione industriale, ma subisce quasi da subito una vasta ramificazione a settori sempre più diversificati: dalla moda all’automobilismo, dall’edilizia all’arredo d’interni. La figura del designer ha iniziato così a connotarsi, nel sentire comune, di qualità come estro creativo fuori dagli schemi, stile fortemente personalizzato, eccentricità, perdendo forse le caratteristiche di lavoratore fortemente operativo.
A ridimensionare l’uso (e a volte abuso) del termine ci stanno pensando i tempi che cambiano. Suzanne Labarre di Fast Company ha recentemente intervistato gli specialisti di compagnie come Google e Microsoft, chiedendo loro quali saranno i lavori di design più importanti del futuro, ed ha ottenuto risposte che spalancano una finestra sul progresso tecnologico e la specializzazione mirata che a queste persone verrà richiesta.
Si va dal designer di avatar, rappresentazioni dinamiche e interattive di persone reali nella realtà virtuale, a quello delle drone experiences, che dovrà rendere l’esperienza di utilizzo di un drone sempre più vicina alla realtà quotidiana. I servizi di concierge saranno improntati sempre più alla personalizzazione sul cliente, letteralmente “disegnati” sugli ospiti, e non è detto che tali ospiti non vengano prima replicati artificialmente da un Sim designer per poter testare su di essi la qualità delle offerte.
Realtà aumentata e grafica 3d non saranno più appannaggio solo dei videogiochi e del cinema, ma verranno implementati in settori come quello dell’educazione e sanitario, per permettere agli operatori un lavoro migliore e senza rischi. E a proposito di chirurghi e medici, presto potranno avvalersi della collaborazione di un designer di organi artificiali, per interventi sempre più all’avanguardia.
Anche le aziende beneficeranno di queste figure: i cosiddetti Interventisti saranno chiamati a facilitare la comunicazione creativa, costruire lo spazio per nuove idee, inserire la diplomazia nei processi di innovazione. I Conduttori, poi, si assicureranno che ogni nuova scoperta e nuovo strumento sia potenzialmente compatibile con gli altri già presenti.
Menzione special per gli autisti di Uber, il servizio di trasporto automobilistico privato che ha già ridisegnato ampiamente il seppur avanguardistico concetto di sharing economy. Confermando che il futuro del design non è alla porte: è già arrivato.
di Martina Faralli