In occasione della Settimana del Design a Milano, Foscarini ha sfoggiato un’istallazione creata da Ferruccio Laviani ed ispirata alla fiaba Alice nel Paese del Meraviglie.
Il concetto portante in Via Fiori Chiari a Milano è infatti quello dell’esperienza tra illusione e realtà, ricreato attraverso un gioco di piani inclinati dove sono inserite alcune lampade simbolo dell’azienda; il risultato è una illusione ottica di alterazione della prospettiva tra grande e piccolo, vicino e lontano, dando effetti geometrici diversi a seconda dei punti di vista e trasmettendo l’impressione di crescere o ridursi improvvisamente come nella “Stanza di Ames”. Le grafiche e i colori incrementano tale sensazione; a completarla l’utilizzo di lampade di diverse dimensioni, per un gioco di movimenti perfetto.
Non sono stati presentati nuovi pezzi quest’anno ma importanti integrazioni alla linea e completamenti della serie già consolidata di capolavori della luce.
Si riconferma anche l’angolo dedicato a Diesel, marchio d’abbigliamento che da anni si è accostato a Foscarini per la linea casa in chiave strong e con richiami industrial, con uno stand espositivo anche al Salone del Mobile di Rho Fiera.
Novità di quest’anno è invece la ricorrenza del 25° della lampada Lumiere disegnata da Rodolfo Dordoni nel 1990, struttura in alluminio e paralume in vetro soffiato, che per l’occasione si ricopre di una nuova veste, silver, celebrata non solo in un corner dello showroom ma anche mediante una vera e propria festa intitolata “Anni Luce” alla Triennale di Milano, presente fino al 30 aprile e curata da Elisa Ossino e Michele Calzavara.
Attraverso grandi schermi si ripercorrono 25 anni di storia moderna nel mondo, per dimostrare come la lampada ci abbia accompagnati in tutti gli avvenimenti della nostra vita, dai cambiamenti globali alla quotidianità, mantenendo un’immutata attualità, testimone di come sia in grado di affrontare il tempo senza restare aggrappata ad un instante esclusivo della storia del design.
di Silvia Fabris