Il legame tra cibo e moda è da sempre uno dei rapporti più intimi nel mondo dell’arte. Questo si spiega poichè la dimensione culinaria è arte allo stato puro. Chi di noi infatti non preferisce scambiare una qualsiasi comunicazione verbale servendosi dell’elemento food? I commensali intorno ad una tavola sono simbolo non solo religioso, ma anche reale ed empirico. E’ un’esperienza terrena quella del mangiare conversando, scambiandosi gioie e delizie, sguardi e intrighi. Questa è la poesia del cibo, unisce le persone senza forzature, abbatte le barriere spazio-temporali, innamora e incanta allo stesso tempo.
Se il cibo è arte mixata ad intelletto e creatività, è conseguente il legame che viene a crearsi anche con la moda. Quest’ultima è arte in movimento, danza celestiale di corpi e colori, sfumature e forme. Ebbene, il connubio food/fashion è perfettamente consacrato durante il mese di Maggio, in occasione della Food Week che si terrà a metà del mese a Milano. La città sarà ricca di eventi legati al piacere del cibo. Dopo il Salone del Mobile è arrivato il momento delle degustazioni culinarie e non solo. Il vino sarà protagonista assoluto della primavera napoletana dal 6 al 25 Maggio, diviso tra location esclusive, performance artistiche e shopping. La manifestazione WineandCity, nata nel 2008, è arrivata quest’anno alla nona edizione in concomitanza con il progetto NapoliModaDesign. Dunque, nord e sud si incontrano a metà strada tra cibo, vino, moda e design.
Il cibo è presente anche in passerella, e dal 2013 ad oggi è una tendenza molto diffusa. Jeremy Scott, Dolce&Gabbana, Agatha Ruiz de la Prada, Alexander McQueen, Prada e l’artista coreano Yeonju Sung, che ha anche creato un vestito commestibile, sono alcuni dei colossi del fashion che hanno promosso il food nelle loro collezioni.
Il designer giapponese Issey Miyake della nota linea di abbigliamento “Pleats Please”, nel 2009 si rinnova negli annunci stampa progettati da Taku Satoh Ufficio Design. E’ stato infatti introdotto un particolare tessuto plissettato che richiamava la consistenza del sushi.
Vogue Giappone, in un’editoriale speciale del numero di Novembre 2012, scopre il lato nascosto della moda: il cibo. La modella olandese Bregje Heinen, fotografata da Cedric Buchet e styling by Sophia Neophitou, ha infatti posato con sacchetti di grandi dimensioni di Doritos, ciambelle e patatine McDonalds, il tutto innaffiato con la Coca-Cola, dimostrando proprio che la moda può essere compatibile persino con un elevato contenuto calorico. Le riprese sono state arricchite con diversi suggerimenti ispirati all’amore per i fast food, che entrano così nella quotidianità sartoriale.
Il cibo, attraverso l’internazionalizzazione delle culture enogastronomiche e la delocalizzazione dei punti di ristoro, ha sdoganato fenomeni come i fast food e i take away, che sono negli anni divenuti colossi con fatturati da capogiro. Le persone frequentano questi luoghi dove il cibo è à-porter, veloce e economico. La cultura pop ha preso molto da questi elementi per poi trasferirli su abiti e accessori, un esempio in passerella l’haute couture di Moschino con Jeremy Scott e Chanel.
I brand law profile si trasformano invece in supermarket.
Voglia di pic-nic? Braccialini, con il bauletto Break di Tua, soddisfa la richiesta. E ancora, la clutch a forma di tavoletta di cioccolato di Skinny Dip, i ciondoli di Gioie Lillipuziane, per gli amanti del sushi arriva prontamente la felpa firmata Au Jour Le Jour. Swatch e Converse si ispirano agli ortaggi per creare orologi a fantasia e sneakers originalissime. Di assoluta tendenza sono le stampe che omaggiano la pasticceria francese e americana. Macaron, cupcake e muffin rappresentati su borse, camice, abiti, salopette e jeans.
Ad oggi il cibo, nelle logiche del green marketing, rappresenta condivisione, passione, amore e rispetto per l’ambiente. Unisce culture diverse laddove gli esseri umani hanno un grande limite: la volontà di trovare un punto di incontro. Cibo e moda, cibo e arte, cibo e pittura, cibo e scultura, tutti binomi imprescindibili. Se si parla tanto di prèt-à-porter in ogni ambito del fashion system, nel 2016 la nuova frontiera della moda è senza alcun dubbio il food-à-.porter.
di Alessandra Capasso