Mangiare è uno dei piaceri della vita, specialmente se scegliamo del cibo intelligente, per una alimentazione sana oltre che gustosa. Ecco perché è importante saper riconoscere gli Smartfood sia nella vita di tutti i giorni, che durante i nostri viaggi. Completare un itinerario con la scoperta di nuovi sapori, o degustare prodotti tipici nella loro terra d’origine, fa senza dubbio la differenza. Andiamo dunque ad analizzare alcune interessanti curiosità alimentari che arrivano dal mondo e che racchiudono importanti proprietà benefiche per il nostro fisico.
In Egitto scopriamo l’olio di semi di lattuga, considerato protettore della fertilità e conciliatore del sonno; la lattuga, inoltre, sazia e non ingrassa, aiutando così il mantenimento della linea. Più vicino a noi, in Polonia, si può trovare il ribes, ottimo antiossidante che presenta la proprietà di rallentare il processo di invecchiamento. E ancora, il mirtillo gigante della California che, sia spremuto, sia crudo, sia cotto – magari in un ottimo dolce – fa benissimo a vene e arterie.
Per gli amanti dei frutti tropicali arriva il mango, ricco di vitamina C e vitamina A; le Filippine vantano i più profumati al mondo. Rimanendo in oriente, più precisamente in Cina, sono da provare i cachi, la cui pianta è considerata l’albero delle sette virtù. In Giappone, invece, è spettacolare la fioritura dei ciliegi; il frutto è ricco di sali minerali, vitamina C e acidi fenolici, e contiene le molecole della longevità.
Viaggiando però si possono scoprire anche alimenti nuovi, magari mai sentiti prima, che possono vantare altrettante qualità e un sapore indubbiamente interessante: in Brasile, ad esempio, si può trovare la suma, una radice simile al ginger che ha proprietà energizzanti celebrate persino dalle tribù indigene, oppure il tulsi, chiamato anche basilico sacro, che in India è considerato l’incarnazione di Vishnu e viene utilizzato come rimedio antistress e tonificante; infine, l’albero del pane, pianta della famiglia delle Moraceae che cresce nel sud-est asiatico e in molte isole dell’oceano Pacifico, che in Nuova Guinea risulta essere molto nutriente. Il nome deriva proprio dal gusto dei frutti cotti, che hanno un sapore simile al pane appena sfornato.
di Silvia Fabris