Alessandra Graziottin, nota sessuologa, scrive che per avere una buona vita sessuale sono fondamentali i seguenti requisiti: essere disposti a fare l’amore, essere rilassati e concentrarsi sulle proprie sensazioni.
Facendo riferimento alla mia esperienza clinica, posso dire di essere assolutamente d’accordo. Spesso è proprio quando mancano uno o più dei fattori sopra citati che si presentano problematiche sessuali. Potrebbe sembrare banale e scontato riflettere sulla necessità di essere rilassati per “fare bene l’amore”, ma si tratta in verità di un aspetto molto importante.
L’ansia è alla base di molte disfunzioni sessuali. I pazienti spesso raccontano di avere difficoltà durante i rapporti sessuali quando sono tesi, stressati, ansiosi; altre volte invece quando sono troppo concentrati sulla propria prestazione oppure quando hanno la mente altrove. E’ forse possibile essere rilassati durante un rapporto e abbandonarsi al piacere erotico se la mente non riesce a sganciarsi da un problema lavorativo non risolto?
Inutile ricordare che l’amore si fa con la mente e con il corpo, non siamo macchine! E lo stesso vale per l’universo femminile. Quando, per fare un esempio, la donna ha un’immagine corporea negativa ed è totalmente concentrata su come il suo corpo appare agli occhi del partner, potrà forse avere una risposta sessuale adeguata? Facilmente presenterà problematiche legate all’eccitazione o all’orgasmo. Essere rilassati e concentrarsi sulle proprie sensazioni (o, meglio ancora, abbandonarsi) sono dunque i fattori che stanno alla base del benessere sessuale individuale e di coppia.
Il terzo concetto individuato dalla Graziottin riguarda l’essere disposti a fare l’amore. Ebbene sì, per avere una buona vita sessuale non basta essere rilassati durante i rapporti, ma è fondamentale fare l’amore quando si ha voglia di farlo!
Ricordo il caso di un ragazzo che mi aveva consultata perché ogni tanto gli capitava di perdere l’erezione durante i rapporti con la partner. Un aspetto interessante emerso durante il primo colloquio fu che questo ragazzo aveva delle convinzioni errate molto condizionanti, per esempio “l’uomo ha sempre voglia e per essere un vero uomo deve fare tanto sesso”. Il ragazzo prendeva l’iniziativa con la partner anche quando non sentiva il desiderio di avere un rapporto sessuale con lei, perché troppo stanco o preoccupato per problemi lavorativi. La mente era altrove, quindi non disposta a fare l’amore, e la stanchezza era elevata, ma lui pretendeva che il suo corpo rispondesse perfettamente.
Meglio privilegiare la qualità alla quantità quando si tratta di sesso! E quale contesto migliore per vivere una sessualità appagante di una bella vacanza?
Se durante la routine quotidiana il sesso può essere vissuto come qualcosa di faticoso che “bisogna fare”, qualcosa che aggiunge stanchezza alla stanchezza, in vacanza la mente è più libera, le ore a disposizione durante la giornata sono tante e in genere si è più rilassati. Questi fattori permettono di vivere l’aspetto ludico della sessualità e di migliorare l’intimità. E ricordiamo che desiderio e piacere si alimentano a vicenda: più si fa “buon sesso” più si ha voglia di farlo e viceversa!
Buone vacanze!
di Francesca Calligaro