Il celebre architetto brasiliano Oscar Niemeyer, considerato uno dei più grandi maestri della scena internazionale, ha festeggiato il suo 104esimo anno di età lo scorso 15 dicembre, dichiarando la propria volontà di proseguire la sua ricerca creativa e gli impegni lavorativi.
Il virtuoso ultracentenario attualmente è impegnato in varie attività, nella realizzazione di un teatro nel Parco dei Fenicotteri vicino a Rio e nella progettazione di una biblioteca in Algeria. Nel corso della sua lunga carriera Niemeyer ha collaborato con professionisti del calibro di Le Corbusier e ha realizzato più di 600 progetti in tutto il mondo discostandosi dai canoni dello stile internazionale per l’utilizzo di forme dinamiche, sensuali che egli stesso afferma desumere “dal corpo della donna brasiliana”. Nel 1988 ha ricevuto il più alto riconoscimento della carriera architettonica, il prestigioso premio Pritzker assieme all’americano Gordon Bunshaft.
Per aver superato il centenario di vita, l’ideatore della città di Brasilia ha ricevuto un regalo veramente unico: una scultura di nome Laura disegnata dal caricaturista Lan e scolpita nel bronzo dallo scultore Marcos André; in una recente intervista alla rivista brasiliana ISTOE, il secolare architetto ha affermato che “avere più di cento anni non è il massimo”, ma certamente per Niemayer l’età e qualche problema di salute non sono motivo per abbandonare la forza umana e la passione creativa che lo contraddistinguono: ogni giorno si reca nel suo studio a Copacabana, partecipa alle riunioni del magazine “Falar com a juventude” (parlare con la gioventù) e prosegue nella redazione della rivista “Nosso Caminho” che pubblica insieme alla moglie Vera Lucia spostata a novantotto anni.
Fra le opere più importanti si ricordano la sede dell’ONU a New York, la città di Brasilia nel 1958 con i relativi edifici residenziali commerciali e governativi, la sede del partito comunista francese a Parigi, l’edificio della Mondadori a Segrate (Mi), il museo di Niteroy vicino a Rio, considerato da molti il suo miglior progetto, l’Auditorium di Ravello in provincia di Salerno inaugurato nel 2010 e il recentissimo Centro Niemeyer ad Avilés in Spagna, struttura polivalente per eventi artistici, culturali, enogastronomici, musicali ecc. purtroppo chiuso nel mese di dicembre per mancanza di fondi.
Elisabetta Zorzi