Merano Arte è una piattaforma d’incontro internazionale per le arti figurative, l’architettura contemporanea e le forme di comunicazione artistiche in genere; è quindi un ottimo punto di scambio tra l’Italia e il nord Europa.
Quest’anno, l’organizzazione ha deciso di omaggiare (fino all’8 gennaio 2017) una delle più dirompenti artiste locali, Frida Parmeggiani, in occasione del suo 70° compleanno e della sua quarantennale carriera creativa di costumista teatrale, che l’ha resa tra le più celebri al mondo.
Le collaborazioni intraprese con nomi d’eccellenza come Samuel Beckett e Tom Watts, hanno portato le sue sculture fatte di tessuto sui palcoscenici di tutto il mondo, ma sono gli allestimenti per il maestro Robert Wilson a permetterle di scalare le massime vette del successo nei teatri di Amburgo, Parigi, Zurigo, Salisburgo e New York. Lei stessa ha potuto apportare nuovi parametri nell’opera e nel teatro, in ambito estetico e costruttivo.
Il percorso di Merano Arte è strutturato essenzialmente in due sezioni che prevedono una installazione di stampo biografico e una d’impatto artigianale manifatturiero. Nell’area rinominata “Approcci a Frida”, viaggiando tra sogni ed esperienze dell’artista (analizzate tramite documentari in collaborazione con l’Università Mozarteum di Salisburgo), viene messa in luce la lunghissima collaborazione di Frida Parmeggiani con Robert Wilson; nella sezione dedicata alla tecnica e denominata “Working with Frida”, Merano Arte ha espressamente richiesto un servizio fotografico realizzato da Elizabeth Holzl focalizzato sulle creazioni sartoriali, e che ritrae la stessa Frida intenta a progettare e realizzare le sue opere d’arte.
L’area inedita riserva invece tredici figure di libera interpretazione dedicate esclusivamente alla mostra, senza alcun vincolo di regia o di scena come è accaduto per il resto dell’esposizione. Qui, Frida Parmeggiani libera tutta la sua creatività espressiva, contraddistinta da un linguaggio profondamente minimalista concretizzato poi su tessuti pregiati uniti a lana, lino, seta e metalli, per un forte impatto estetico e attraverso il quale si analizza il rapporto tra natura, spazio e volumi.
Per maggiori informazioni:
Merano Arte
visitabile fino all’08 gennaio 2017
di Silvia Fabris