L’eclettismo della famiglia Gainsbourg non ha confine. Tutto iniziò con Serge, uno dei più famosi cantanti e attori francesi dello scorso secolo, compagno di vita di due fra le più belle donne di tutti i tempi: Jane Brikin (colei che diede il nome alla famosa borsa di Hérmes) e Bamboo. Dall’amore per queste due icone di bellezza, nacquero due figli: Charlotte e Lulu. La prima, Charlotte, è una delle più brave attrici in circolazione, recentemente è stata ammirata nei film di Lars Von Trier, e a dicembre ha pubblicato “Stage Whisper”, il suo ultimo album. Esordì nel mondo della musica a tredici anni con il padre, e non di fermò mai più, ora in questo album, la cui pubblicazione fu un po’ forzata dalla label, Charlotte raccoglie le canzoni che la realizzò come Eps. Le tre canzoni che raccontano meglio l’intera opera sono : “IRM”, “Trick Pony“e “Voyage“. Queste sono le più pop ed eccentriche canzoni della Gainsbourg nonché anche le più famose, esse racchiudono in loro un essere indie molto particolare le cui venature elettroniche, inacidite dall’uso di chitarre elettriche determinano la costruzione delle canzoni per nulla scontata che rendono l’album il masterpiece dell’artista. Il secondo Lucien, in arte Lulu, il 14 novembre ha pubblicato il primo album solista “From Gainsbourg to Lulu” dove reinterpreta le più celebri canzoni del padre. Anche per lui l’impronta del padre ha una gran valenza nella sua formazione, già all’età di tre anni sale sul palco con il padre mentre egli canta la canzone a lui dedicato “Hey Man Amen” (inclusa in Le Zénith de Gainsbourg,1986, ultimo album live del cantante prima della morte). Questo momento segna la vita del piccolo della famiglia Gainsbourg che in quest’album tributo ha messo tutto se stesso coinvolgendo per la realizzazione artisti come Scarlett Johansson, con la quale canta il duetto Bonny e Clyde, Iggy Pop che canta Initial BB e Jonny Deep con la moglie, Vanessa Paradis che eseguono Ballade de Melody Nelson. Musicalemente le canzoni non sono state modificatedal punto di vista sonoro, lo stile musicale cantautorale del padre è stato mantenuto rendendo il tributo ancora più solenne.
Giulia Rozza