L’aria frizzante di Novembre ci fa inevitabilmente volare in alto col pensiero, verso paesaggi innevati e vette apparentemente irraggiungibili; ed è così che in questo nuovo numero ci ritroviamo immersi nella magica atmosfera del Messner Mountain Museum.
Meta imperdibile per chi ha la montagna nel cuore, ma non solo. Il progetto del MMM nasce dalla volontà del grande scalatore, alpinista, esploratore e scrittore Reinhold Messner di regalarci le emozioni di una vita ai confini tra la terra e il cielo: emozioni, come lui stesso ci racconta, di esperienze alla continua scoperta dei propri limiti e delle proprie possibilità. La montagna diventa dunque l’archetipo del proprio processo autoconoscitivo. Eterna, pericolosa e lenta – così Messner la definisce – si tramuta in luogo mistico e spazio di celebrazione per la propria evoluzione-rivoluzione.
Ed è proprio da questa idea di celebrazione che prende vita il progetto dei sei spazi museali, ognuno dei quali incentrato su un tema specifico, in un percorso interdisciplinare e sensoriale che tenta di avvicinarci alla montagna attraverso le vie del percepito, tortuose quanto le pareti del nostro inconscio. Spinti ad un ricongiungimento profondo tra le nostre radici terrene e il nostro spirito, godremo di quello scorcio fra terra e cielo che solo chi ha vissuto in prima persona può donarci.
La musica consigliata in questo viaggio, contraddistinto dai meravigliosi paesaggi di Castel Firmione e Solda verso lo Juval o la Val Badia, fino a giungere nel cuore delle Dolomiti o nel magico castello di Brunito, è sicuramente quella delle fluttuanti note di “The Great Gig in the Sky” dei Pink Floyd.
Non ci resta che augurarvi un rigenerante weekend tra Arte e Montagna: musica per la mente, per l’appunto.
di Marta Zamboni