Il Forum Internazionale del Design avrà luogo a Miami, in occasione dell’omonimo evento Design Miami. É proprio qui che i più influenti ricercatori di talenti si muovono per scorgere nuove tendenze e opere di design all’ultimo grido, al fine di alimentare il vastissimo mercato di alta qualità e ampliare la consapevolezza del design moderno e contemporaneo.
Due nomi italiani spiccano nelle lista dei talentuosi designer mondiali presenti all’evento; si tratta di Alberto Biagetti e Laura Baldassarri, che insieme compongono l’Atelier Biagetti, con base a Milano. Già presenti nell’edizione del 2015 con il lancio del progetto Body Building, ne propongono quest’anno la sua evoluzione, dal nome No Sex, continuandone la storia come se fosse il secondo capitolo di una saga coinvolgente.
Il tema chiave del lavoro si basa sull’analisi della natura umana e della sua evoluzione. No Sex è stato esposto anche al Fuorisalone di Milano la scorsa primavera, ed è la rappresentazione di uno scenario clinico tra sedie, daybeds, lampade e specchi. I riferimenti sanitari vanno a toccare le problematiche legate all’isolamento digitale, una psicologica lettura introspettiva sulla critica della società di oggi.
L’idea del sesso risulta un’ossessione che tocca in primis il corpo e a seguire la psiche, con il contributo delle tecnologie che bombardano il nostro cervello di immagini sempre più trasgressive. In questo modo viene ancora una volta sdoganato un tema tabù del passato che, tramite le comunicazioni, è mutato in modo radicale.
I designer dell’Atelier Biagetti vanno ad analizzare, forse in modo ambiguo ma indubbiamente d’impatto, i vizi e le dipendenze dell’essere umano, che vengono poi trasformati in veri e propri oggetti d’arredo. I materiali scelti sono morbidi, mentre i volumi risultano essere enigmatici ma sempre attenti al dettaglio.
Un progetto, quello presentato a Miami da Biagetti e Baldassarri, ove vizi e difetti possono essere lasciati liberi, uscire allo scoperto, e sono raccontati (o vissuti) sfatando falsi miti e contraddizioni.
di Silvia Fabris