Alcune donne vivono con disagio la propria sessualità, nella convinzione di “non essere normali” a causa di una eccitazione che persiste per periodi prolungati, come ore, giorni o settimane. Ad accrescere l’ansia che ne scaturisce è il fatto che l’ eccitazione non è legata al desiderio sessuale, che può essere scatenato da stimoli non sessuali.
Al disturbo si associa inoltre l’ insoddisfazione, non scomparendo neppure con l’orgasmo, poiché lo stato di eccitazione non si risolve mai completamente né spontaneamente, né con l’autoerotismo. La congestione, la pulsazione e la lubrificazione vaginale sono avvertite come una eccitazione sessuale genitale spontanea, non gradita, improvvisa, stimolata anche solo da semplici vibrazioni in assenza di desiderio e di interesse sessuale. Si può immaginare quanto grandi diventino lo stress e i problemi nella vita di relazione di queste donne per il timore di essere ridicolizzate e per l’imbarazzo che il problema causa loro. Per alcune donne il disturbo è iniziato poche settimane dopo il parto cesareo o successivamente ad una gravidanza ectopica. La gran parte dà la colpa agli antidepressivi assunti; altre lo rapportano ad interventi chirurgici genitali. Trattandosi di una eziologia multipla il trattamento sarà legato al sintomo e mirato alla sua causa primaria, tenendo presente la vulnerabilità psicologica della donna, che può aver subito esperienze di abusi sessuali, forte stress o essere affetta da disturbi dell’ansia.
Dottor Ciro Iannone, sessuologo