Antonello Venditti cantava “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi, e poi ritornano”, e, nel campo della moda, non c’è frase che descriva meglio la tendenza a riscoprire gli stili del passato, da sempre prerogativa del fashion system. Anno dopo anno, stili che si pensavano desueti e ormai dimenticati, tornano con grinta e coraggio sulle passerelle di tutto il mondo: abiti appartenenti ad epoche passate vengono rivisitati – a volte neanche troppo – modernizzati, mixati con le tendenze attuali e presentati come vere e proprie icone della stagione in corso. Il “fuori moda” fa da fil rouge che unisce le creazioni dei migliori stilisti.
E quale miglior ritorno al passato, dei mitici anni Settanta? Pantaloni a zampa d’elefante, camicie leggere di voile, colori sgargianti accostati a tonalità più tenui, fantasie etniche e motivi floreali, stivali e borse con le frange, top di crochet e tuniche con le maniche ampie: una fusione tra hippie chic, flower power e gipsy: lo stile anni Settanta si distingue per forte identità ed estrosa versatilità.
Gli anni Settanta, infatti, segnarono un periodo di grandi cambiamenti sociali e, di conseguenza, di costume: dai movimenti pacifisti, alle rivolte studentesche, dalla rivoluzione sessuale, alla rivendicazione di libertà da parte dei giovani, che, in un clima di protesta generale e voglia di cambiamento, ricrearono un codice di abbigliamento ben lontano dal canone classico proposto dalla moda patinata.
Le atmosfere Seventies e lo stile folk regnano come veri protagonisti delle passerelle di questo Autunno/Inverno 2016-17. Partendo dalla Fashion Week milanese, Etro è senza dubbio il brand che meglio interpreta le tendenze etno chic attraverso lunghi abiti a fiori, leggere camicie di voile, blazer con stampe etniche e ampi pull over dal sapore vintage.
Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli per Valentino, danno invece libero sfogo alla creatività, accostando le trasparenze di abiti leggeri al sapore rock delle borse “rockstud”, impreziosite da borchie e da colorate tracolle etniche. Continua a stupire con il suo incredibile estro anche Alessandro Michele, Direttore Creativo di Gucci, che tra i molteplici stili presentati nella sua collezione, certo non rinuncia a dettagli folk, maniche a sbuffo e pantaloni a zampa in velluto.
Ricami floreali e pantaloni a campana – abbinati a camice in seta e lunghi foulard – per Roberto Cavalli, che con la sua impronta grintosa trasforma in vero hippie anche l’uomo. Lo stile anni Settanta, inoltre, contagia i brand Chloé, con i suoi abiti in chiffon multicolor fluttuanti e romantici, Burberry, che interpreta le fantasie folk su ampie gonne e stivali di pelle, e Tory Burch, che accosta tessuti fluidi in stile bohémien a dettagli colorati dal sapore molto gipsy.
Insomma, che sia considerato vintage o démodé, lo stile Hippie Chic rimarrà – sempre e comunque – attualissimo!
di Anna Chiara Bortolotti