L’amore non sempre ha un lieto fine. Spesso quel sentimento che tutti cercano, quello che dà gioia, felicità e appagamento, si trasforma nella peggiore fonte di tristezza, dà vita a rabbia e sprigiona il rancore quando improvvisamente viene meno.
Questo risulta essere il fil rouge nel primo tentativo di Denise Di Novi dietro la cinepresa, “Amore Criminale”. La celebre produttrice dei grandi successi di Tim Burton (“Edward Mani di Forbice“, “Batman Returns” e tanti altri) ha assegnato alle note attrici hollywoodiane Rosario Dawson (Emily in “Sette anime“) e Katherine Heigl (divertente e affascinante in “27 volte in bianco“) il ruolo di protagoniste di un thriller tutto al femminile.
Nella trama riecheggiano clichè non sempre apprezzati dalla critica: Julia, dal passato travagliato e reduce da una violenta storia d’amore, incontra finalmente l’uomo perfetto che la coinvolge nella sua vita facendola trasferire in casa sua e presentandogli la figlia. A interrompere questa fiaba c’è Tessa, la ex moglie, bionda, dallo sguardo tagliente, pronta a tutto pur di tornare con il marito e mettere fuori gioco la sua rivale in amore.
L’inizio cattura decisamente l’attenzione dello spettatore, mettendo in atto una strategia cinematografica efficiente come quella del rewind. La storia procede poi approfondendo in primis i due caratteri femminili, e lasciando sullo sfondo tutti gli altri personaggi, come se fossero solo finalizzati all’incontro delle due. La ex moglie risulta in contrasto con la rivale anche dal punto di vista della fisicità: la prima, dai lunghi capelli biondi e il volto d’angelo; la seconda, dai voluminosi capelli mossi e scuri appare a prima vista una dolce giovane di colore dal sorriso sincero.
Due donne che si contendono un amore difficile, che ha delle cicatrici, ma per cui vale la pena…e il crimine.
di Federica Giampaolo