Il Piccolo Teatro Grassi il 7 e l’8 giugno si tinge di toni fiabeschi con La Sirenetta, spettacolo tratto dalla celebre fiaba di Andersen ma in veste del tutto inedita. La regia di Giacomo Ferraù ha saputo infatti farne un abile riadattamento intorno ad un tema quanto mai sensibile ed attuale: l’identità sessuale.
Al centro della scena infatti c’è una ragazza adolescente che nel disperato tentativo di sentirsi finalmente amata ed accettata rinuncia alla sua coda, quanto ha di più caro e che più la identifica come sirenetta. Si parte quindi da una fiaba nota e relativamente semplice per riflettere sull’aspetto più difficile dell’amore: quello verso se stessi ed il proprio corpo.
“Siamo partiti dalle lettere di ragazzi adolescenti che hanno deciso di togliersi la vita perché non si sentivano accettati per la propria sessualità – scrivono gli autori – C’è un istante in cui tutti noi siamo uguali e indefiniti, senza distinzione di sesso e di genere. È da qui che parte tutto. In questo momento pronuncio i miei confini. testa, braccia e coda”.
La produzione è di Eco di fondo, compagnia nata dagli attori Giacomo Ferraù e Giulia Viana, secondo un progetto, già attivo da tempo, finalizzato a rileggere i miti e le fiabe più famose come metafore di temi di attualità.
di Gaia Lamperti