Alla Frieze Week, la settimana dedicata al design d’avanguardia che riunisce a Londra i più importanti artisti contemporanei, Gufram è un ospite d’eccezione. La storica azienda di complementi d’arredo, il cui stile pop e ironico ha rivoluzionato l’estetica del mobile negli anni Sessanta, rende omaggio alla collaborazione con la galleria d’arte londinese Ordovas presentando una nuova versione dell’iconico Cactus®. Progettato nel 1972 da Guido Drocco e Franco Mello con la funzione di appendiabiti, la versione limited edition Drocco/Mello + ORDOVAS prende il nome di Radiant Cactus® e ha uno spettacolare finish luminescente: in superficie è rivestito, infatti, da un materiale che diventa fosforescente al buio dopo alcune ore di esposizione alla luce solare.
La mostra, “Marilyn, Flowers, Lips, Gun, Mirror, Cactus”, è allestita in un’unica sala: nel mezzo di una foresta composta da Radiant Cactus®, si snoda un percorso sia fisico che intellettuale che celebra design moderno e Pop Art. Coerentemente con l’identità storica di Gufram, che da sempre promuove collaborazioni con artisti e designer alla ricerca di nuove possibilità espressive per il mobile, il sentiero luminescente conduce il visitatore attraverso un breve viaggio di riflessione, le cui tappe sono creazioni emblematiche di Andy Warhol, Roy Lichtenstein e Tom Wesselmann; opere che, tra l’altro, incontrano per la prima volta il pubblico britannico.
L’esposizione comprende: Marilyn (Reversal Series), eseguita fra il 1979 e il 1986 da Andy Warhol, che traduce in immagini le considerazioni sulla misteriosa morte di Marilyn Monroe; Flowers, dipinto fra il 1964 e il 1965, e ispirato a una fotografia di fiori di hibiscus pubblicata sulla rivista Modern Photography; Smokers #22, un esemplare della serie prodotta da Tom Wesselmann a partire dal 1975, ispirata ai cartelloni pubblicitari americani; Mirror #2, una tela circolare del 1970 di Roy Lichtenstein realizzata con la tecnica distintiva Ben-Day dots, che rappresenta una metafora sulla mancanza di relazione fra la superficie delle cose e la complessità del reale; e infine Orange Gun, di Andy Warhol, realizzato nel 1982 dopo l’assassinio di John Lennon e altre aggressioni armate avvenute in quegli anni, tra cui, soprattutto, quella subita dall’artista stesso nel suo studio a Manhattan. Un trauma che Warhol esorcizza decontestualizzando il motivo della pistola sulla tela.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 16 dicembre all’indirizzo 25 Savile Row, storica via del centro di Londra, sede di numerose gallerie d’arte, dei più importanti laboratori sartoriali al mondo, nonché del celebre palazzo in cima a cui si tenne l’ultimo concerto dei Beatles. Che dire, merita sicuramente una visita!
di Eleonora Garofalo