Ben quindicimila i visitatori che hanno atteso ore ed ore di curiosare negli spazi mai aperti prima d’ora di ben 14 maison italiane, nel weekend del 21 e 22 Ottobre. I più visitati Giorgio Armani e Prada, insieme ai Laboratori del Teatro della Scala; a seguire Etro, la Fondazione Gianfranco Ferrè, Antonio Marras ed Ermenegildo Zegna.
L’evento nasce da un’idea della giornalista Cinzia Sasso, che ha voluto mostrare quanto c’è di magnifico nella moda Made in Italy ad un pubblico più vasto, in collaborazione con Maria Canella, docente dell’Università degli studi di Milano, che ha pensato ad APRITIMODA come nuova interazione tra le scuole di moda milanesi e le aziende. Nelle lunghe file davanti alle porte degli atelier infatti, si potevano incontrare studenti, turisti, curiosi e sognatori, che una volta varcato l’ingresso venivano gentilmente ringraziati dalle guide per la loro pazienza, e ripagati dalla visita che li attendeva, come è accaduto ad esempio da Giorgio Armani.
La visita si è svolta nella sede della Giorgio Armani S.p.A., all’interno del Palazzo Orsini in via Borgonuovo 11, nonché sede dell’atelier della linea Armani Privè, nata nel 2005. Qui, è stato possibile entrare nel laboratorio sartoriale, dove una forte luce bianca, che creava un’atmosfera da sogno, illuminava i figurini degli abiti appesi alle pareti e i lunghi tavoli da taglio che contengono grandi rotoli di tessuti pregiati. La modellista, una giovane giapponese, lavorava al manichino, e le sarte, tutte italiane, tagliavano, cucivano e ricamavano a mano Swarovski dopo Swarovski, sui punti che Re Giorgio aveva prestabilito. Dopo qualche domanda e tante espressioni di stupore, toccava lasciar spazio al gruppo seguente e tornare alla realtà.
La realtà, quella aziendale, è il tema su cui invece ha puntato Prada nel corso della sua unica giornata riservata all’evento. La guida ha raccontato la storia del marchio, fondato dalla rivoluzionaria Miuccia e dal compagno (di vita e lavoro) Patrizio Bertelli, tramite immagini video proiettate. I visitatori hanno potuto ammirare una sala molto particolare, che per ogni fashion show indossa una veste differente; per la stagione Spring/Summer 2018 le pareti sono state ricoperte da fumetti che raffigurano donne super eroine, che troviamo anche sugli abiti esposti. Il tutto si è concluso con un rinfresco e un prezioso omaggio, ovvero un libro fotografico della storia del marchio.
Anche Antonio Marras ha accettato volentieri di partecipare alla prima edizione di APRITIMODA; la sua filosofia si sposa alla perfezione con l’idea di condivisione ed apertura verso il pubblico: lo stilista organizza infatti presentazioni di libri, accoglie mostre temporanee e ospita performance teatrali all’interno del suo spazio industriale, che prende il nome di Circolo Marras. In occasione di APRITIMODA, anche lo showroom (luogo destinato principalmente all’accoglienza dei buyers e alla vendita) è stato aperto al pubblico, e ha svelato gli abiti di scena firmati Antonio Marras di un gruppo di teatranti homeless, che avrebbero recitato in quegli spazi.
La visita è stata resa ancora più speciale dalla presenza dello stilista stesso e dalla moglie Patrizia, instancabili padroni di casa, e dalla possibilità offerta di indossare alcuni capi della collezione scelti dagli stylist in loco, per poi posare per una foto ricordo scattata dal talentuoso Efisio Rocco Marras, figlio della coppia e stilista della linea I’M Isola Marras. L’amore verso ogni espressione artistica e culturale della famiglia Marras ha affascinato i visitatori, che sono accorsi numerosi per vivere un’esperienza unica.
APRITIMODA ha reso dunque possibile calcare la passerella di Prada, tra abiti e fumetti, ascoltare le storie sulla lavorazione delle stampe firmate Etro, che richiedono tre mesi di lavoro; osservare gli schizzi di Gianfranco Ferrè all’interno della sua Fondazione, visitare l’incantevole Palazzo Orsini, residenza della Giorgio Armani S.p.A., e tante altre sedi, tra cui Agnona, Alberta Ferretti, Curiel, Ermenegildo Zegna, Gianni Versace, Missoni, Moncler e Trussardi.
Attendiamo con ansia la seconda edizione!
di Pamela Romano e Federica Senatore