La città di Milano non intende rallentare e si anima di nuova musica con la Milano Music Week, in calendario dal 20 al 26 novembre per la sua seconda edizione. A neanche 10 giorni di distanza dall’evento JazzMI, decide di optare per una festa fatta di concerti, dj set, dibattiti, incontri e mostre a tema musicale.
Gli onori di casa, per la cerimonia di apertura al Teatro Dal Verme, spetteranno ad un grande interprete della musica italiana, Niccolò Fabi. L’artista, dopo la pubblicazione di Diventi Inventi 1997-2017 del 13 ottobre, celebrerà un ventennio dei suoi più grandi successi in un concerto acustico e intimo.
Curatore artistico dell’evento della settimana sarà Luca De Gennaro, Vice President of Talent and Music dell’area Sud Europa, Medio Oriente e Africa, che ha deciso di partecipare con grande passione: “Sarà una settimana dedicata alla musica come esperienza completa, intesa non solo come intrattenimento ma anche come creazione, racconto, lavoro. Una piattaforma per fare conoscere giovani artisti e nuove produzioni”.
La prima edizione del 2016 aveva coinvolto a diversi livelli la realtà cittadina, per questa seconda lo scenario si amplia. Basti guardare ai numeri: 60 gli artisti, 41 le location, 50 le adesioni tra associazioni, promoter e etichette. Degno di attenzione il grande progetto Linecheck – Music Meeting and Festival al BASE Milano, che ospiterà artisti nazionali e internazionali, come la band svedese dei Little Dragon, il cantautore americano Parfume Genius, il techno artista francese Jacques, Iosonouncane in duetto con Paolo Angeli, il polistrumentista iraniano Ash Koosha, Thundercart nell’unica data italiana.
Per la Milano Music Week sarà possibile acquistare la Milano Card MMW Special Edition (www.milanocard.it/musicweek e www.milanocard.it/ita/musicweek), che renderà gratuiti alcuni eventi e permetterà riduzioni sul costo dei biglietti. Ci sarà inoltre modo di godere di alcuni benefit con il semplice ritiro di un braccialetto previsto con la card.
Le proposte, quindi, non mancheranno. La qualità è alta e l’impegno è costante. Milano d’altronde ci tiene a confermare il ruolo centrale della città, tanto per l’iniziativa culturale, quanto per la rinnovata capacità di coinvolgere e attirare su di sé l’attenzione di un occhio internazionale.
di Denise Rotondi