Gennaio, tempo di Moda Uomo

È iniziato gennaio, e gli amanti del fashion attendono con ansia tutte le anticipazioni Moda Uomo per l’Autunno/Inverno 2018-2019.

Un mese che ci regalerà sicuramente tante emozioni e novità. Proprio sul “nuovo” e sull’innovazione, sembrano infatti puntare moltissimi brand, vogliosi di rompere gli schemi del passato. Ci si chiede dunque: cosa si intende per “moda”, ad oggi? O meglio, su cosa bisogna puntare per “fare moda”? Sul passato e sulla tradizione, oppure sul futuro e sull’innovazione?

Le proposte fashion di maggior successo devono saper dosare con cura la riconoscibilità, ovvero quel quid che rende il marchio unico e distinguibile, e la novità, la sorpresa. Ma nel tempo in cui viviamo, dove dominano la frenesia, il rifiuto per tutto ciò che è vecchio e antiquato, e la smania di esibire, è facile cadere nell’errore di “produrre per vendere”.

Per una maison con decenni di vita alle spalle è indubbiamente difficile e non scontato riuscire a conciliare le sfere della tradizione e dell’innovazione, che se non calibrate a dovere possono far scadere la collezione in una delle due direzioni; si corre infatti il rischio di rimanere invischiati tra le ragnatele del passato o, al contrario, di peccare di ambizione avanguardistica.

I punti di forza sono relativi tendenzialmente alla capacità di trasferire ai prodotti valori simbolici ed aspirazionali, e di mantenere al tempo stesso una qualità elevata ed artigianale su volumi produttivi rilevanti.

Quale modello si può dunque seguire? Il Made in Italy è da sempre un grande maestro, capace di ideare nuovi stili e tendenze mantenendo un’alta qualità a livello artigianale e sartoriale. L’hand made di grandi marchi come Corneliani, Zegna, Canali, Ermanno Scervino o Prada fanno dell’Italia una nazione leader nella sartorialità.

Un altro grande riferimento è indubbiamente offerto da Alessandro Michele, Direttore Artistico di Gucci, che ha rivoluzionato lo stile del marchio creando look che portano dentro di sé un messaggio e che citano sempre qualcosa del passato.

Cavalcando quest’onda, Marco Bizzarri, presidente e CEO di Gucci, e Massimo Bottura, lo chef tre stelle Michelin, inaugureranno in occasione di Pitti Uomo, Gucci Garden, uno spazio che ospiterà una boutique Gucci, un ristorante e diversi spazi espositivi.

A tal proposito, Bottura in un’intervista ha dichiarato di amare Gucci perché “guarda al passato in una chiave non nostalgica. Prende il meglio di ciò che c’era ieri e lo proietta nel futuro con capacità critica”.

 

di Francesca Trivella

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