Party esclusivo quello dell’inaugurazione della nuova boutique-museo Gucci Garden, in una location tanto spettacolare quanto ricca di storia: si tratta del Palazzo della Mercanzia in Piazza della Signoria a Firenze, sede dal 1337 al 1770 del Tribunale della Mercanzia, nonché dimora dell’ex Gucci Museo, ora completamente rinnovato secondo il rivoluzionario stile di Alessandro Michele. Un imponente neon rosa a forma di occhio posto sulla facciata del palazzo accoglie il visitatore come un talismano e invita ad entrare nel giardino con sguardo rinnovato e pronto ad ammirare le meraviglie lì custodite.
Secondo Alessandro Michele il giardino è un simbolo che appartiene soprattutto alla sfera dell’immaginario. Immagini di fauna e flora decorano la tappezzeria delle pareti delle sale, che vedono l’accostamento di memorabilia ad opere di arte contemporanea: è questo un modo per sottolineare ancora una volta l’inestricabile intreccio tra il passato e il futuro, tradizione e innovazione, legame simbolizzato dall’immagine del serpente, emblema del «perpetuo inizio e del perpetuo ritorno», secondo le parole di Michele.
Gucci Garden si snoda su tre livelli. Al piano terra si trova la Boutique, che ospita capi ed accessori unici ed esclusivi caratterizzati dal logo gotico Gucci Garden, e la Gucci Osteria di Massimo Bottura, lo chef 3 stelle Michelin che ha ideato un menù particolare combinando sapori e culture, ricordando come Firenze sia stata sin dal Rinascimento un importante centro di scambi sia culturali che culinari. Per questo, sulle pareti del ristorante sono dipinti i versi di un Canto Carnescialesco di Lorenzo de’ Medici, il Magnifico, l’uomo che, grazie al proprio eclettismo in ambito artistico-culturale, incarnò lo spirito stesso del Rinascimento.
Gucci Garden è quindi prima di tutto un omaggio a Firenze, città madre non solo di Gucci, ma soprattutto della cultura e della tradizione rinascimentale italiana: «il Gucci Garden esprime la passione per il lavoro manuale e l’artigianato che rievoca le origini mercantili del palazzo e la storia di eccellenza artigiana della Maison», afferma Michele.
Il primo e il secondo piano, invece, sono dedicati alla Gucci Garden Galleria, uno spazio espositivo che accoglie, come sempre, passato e presente: abiti vintage incontrano capi contemporanei, e le collezioni più celebri della storia della maison – da quella di Tom Ford, a quella di Frida Giannini, fino ad arrivare a quella di Alessandro Michele – sembrano dialogare tra loro. La mancanza di un ordine cronologico nell’esposizione di tali elementi è intenzionale; la commistione tra passato e presente è volta a offrire uno stimolo interpretativo e immaginativo sempre nuovo.
Nello spirito di collaborazione creativa di Gucci, lo spazio e gli allestimenti sono stati curati da Maria Luisa Frisa, Direttore del corso di laurea in Design della Moda all’università di Venezia. «Per Gucci il passato è parte integrale del presente, il che si accorda perfettamente con l’idea del brand di Alessandro Michele», spiega Frisa; un concetto che accomuna la griffe fiorentina alla sua città natale, Firenze, da sempre culla di innovazione, cultura e storia, elementi che sono alla base della sua unicità e grandezza.
di Serena Torrese