Lunedì 15 gennaio, ore 12, via Bergognone 59. A chiudere la settimana di Milano Moda Uomo è lui, il maestro dell’eleganza, della raffinatezza, della sobrietà, la quintessenza del vero stile sartoriale all’italiana, che già ha incantato Milano con la collezione decisa e metropolitana dell’etichetta Emporio e che tra poco volerà a Parigi per la presentazione del suo show di alta moda Privé: Giorgio Armani.
Ad assistere al défilé numerosi personaggi del mondo dello spettacolo, da sempre fedeli al dna del brand italiano: l’attore Jamael Westman, il nuotatore Filippo Magnini, la coppia formata da Filippa Lagerback e Daniele Bossari, l’attore Francesco Scianna, il direttore della fotografia Luca Bigazzi, il pilota e conduttore tv Alex Zanardi e tanti altri ancora.
All’Armani/Teatro l’atmosfera è buia, l’allestimento essenziale, la passerella illuminata, in pieno stile Armani. Re Giorgio per questa collezione Autunno/Inverno 2018-2019 decide di esplorare, con libertà espressiva ed un innato gusto per la sintesi, un immaginario fatto di azione e, allo stesso tempo, di eleganza, in cui il protagonista è un uomo fiero e deciso, che si veste con cura e raffinatezza, ma senza frivolezze, e che esprime la propria personalità in modo naturale, quasi noncurante.
Sfilano sulla passerella giacche doppiopetto in pied-de-poule grigio a otto bottoni con revers a lancia che sottolineano vita e spalle; doppiopetto sono anche gli abiti confezionati in Principe di Galles oppure in velluto a coste; i gilet presentano colli a tulipano, mentre i bomber hanno colli montanti; i lunghi cappotti sono in pelliccia e i pantaloni spaziano fra diversi modelli: fluidi (già anticipati sabato sulla passerella di Emporio), cargo, jogger.
Per quanto riguarda gli accessori: robusti stivali in pelle intrecciata, cappelli con paraorecchie, guanti in pelle, occhiali da aviatore e zaini simili a grandi e morbide sacche. Le sfumature corrispondono ai colori non colori da sempre utilizzati da Giorgio Armani: la tavolozza completa dei grigi viene accostata al nero, al blu, al marrone, ma anche al verde militare, al kaki e a nuances inaspettate come lo smeraldo e il rubino.
Le texture e i tessuti sono preziosi, ma non esibiti e le lavorazioni artigianali imprimono un’aria di sartorialità tradizionale molto elegante, ma assolutamente portabile. Per un uomo in grado di esprimere la propria personalità con libertà e disinvoltura, senza mai rinunciare ad un bell’abito di classe e senza tempo.
di Anna Chiara Bortolotti