Rachel: una cupa storia d’amore tra sospetto, desiderio e passione

Rachel narra la storia di un ingenuo giovane inglese, Philip, interpretato da Sam Claflin, deciso a vendicarsi  della bellissima e misteriosa cugina, interpretata da Rachel Weisz, ritenendola responsabile della morte di suo cugino nonché marito di lei.

Dopo aver conosciuto la donna, tuttavia, i sentimenti del giovane iniziano a cambiare: stregato dal suo fascino, dalla sua natura misteriosa e dal fatto di essere “diversa” da tutte le donne che egli abbia mai conosciuto, Philip se ne innamora ossessivamente, tanto da intraprendere una lotta contro se stesso nel tentativo di stabilire se Rachel sia o meno un’assassina: dubbio che, parallelamente, tormenta lo spettatore anche una volta uscito dalla sala cinematografica.

Numerosissime sono le tematiche chiamate in gioco nel film: al di là del thriller, la vicenda mette in luce elementi come la sessualità, il potere delle donne e la loro libertà in un mondo maschilista: Rachel è infatti una donna moderna, indipendente, seducente, misteriosa e noncurante del galateo delle convenzioni dell’epoca, consapevole, tuttavia, di essere disapprovata dalla società.

Il film, trasmesso nelle sale italiane dal 15 marzo, è stato tratto dal romanzo del 1951 Mia cugina Rachele di Daphne du Maurier, ed è stato adattato per il  grande schermo da Roger Michell,  che  ne ha  anche curato  la regia. Al momento della pubblicazione, il romanzo fu un grande successo per l’autrice, che aveva già ispirato La taverna della Giamaica e Rebecca, la prima moglie, due film di Alfred  Hitchcock, che era rimasto affascinato dal suo modo di scrivere cinematografico e dalle vicende ricche di suspense e passione.

di Francesca Trivella

 

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