Circondata dalle meraviglie artistiche e culturali della Capitale, una catena alberghiera a conduzione familiare è testimone della storia d’Italia dai tempi dell’Unificazione. Con i suoi tre palazzi, 500 camere complessive e un’offerta business riadattata alle esigenze del XXI secolo, la storia dei Bettoja Hotels nasce a Roma nel lontano 1875, e continua ad essere, tra omaggi al passato e slanci verso il futuro, più che mai attuale.
Il primo della collezione, l’Hotel Massimo D’Azeglio, disegnato in pieno stile “Umbertino”, emana tutto il fascino del Risorgimento e vanta una preziosa cantina di vini – con oltre 30.000 bottiglie – dove regna incontrastata l’incredibile atmosfera italiana di fine secolo.
Tra i migliori esempi di Art Decò della Capitale, l’Hotel Mediterraneo si distingue per il suo lusso severo e monumentale, tipico degli anni Quaranta e dello stile dei “Telefoni bianchi”; gli interni sono dominati dal legno e dal marmo e il tema ricorrente del mare riveste tutte le decorazioni. Chiude la triade dei Bettoja Hotels sul colle Esquilino l’Hotel Atlantico, più contenuto ma non meno di carattere, che accoglie gli ospiti in un suggestivo palazzo del 1935.
Questi tre grandi alberghi a quattro stelle, situati in un’area strategica di Roma tra la Stazione Termini, la Basilica di Santa Maria Maggiore e il Teatro dell’Opera, saranno presto soggetti a un restyling per un valore di 18 milioni di euro, che li riporterà all’antico splendore dei tempi che furono.
di Arianna Greco