Toni Belfatto è senza dubbio il Master beauty delle imperfezioni e dei difetti estetici. Di origine abruzzese, è il precursore della Trico e Dermopigmentazione. In primis furono i tatuaggi, che, da puro ornamento estetico, assunsero poi un connotato anche paramedicale. Da qui inizia la curiosità verso la pelle, la sua capacità di rigenerarsi e i suoi difetti di formazione.
La dermopigmentazione è stata la conseguenza di tutto ciò; oggi questa tecnica interviene a sostegno dell’attività di chirurgia estetica e dei difetti estetici: dai tatuaggi alle ricostruzioni di tessuti e di parti epiteliali per dare un vero e proprio sostegno, fisico ed emotivo, a chi sente l’esigenza di ricorrere a questa sperimentazione.
“Le nostre clienti sono persone ricche, non economicamente, bensì emotivamente. Avvertono un inestetismo, lo vivono come problema, e vogliono ripristinare una serenità psicologica. C’è poi una fetta che ha scopi più semplicemente estetici, quindi risolvere delle asimmetrie o sostituire il trucco quotidiano con uno semipermanente; ma la maggior parte è proprio quella che avverte i disagi estetici come psicologici”, ci ha rivelato Toni Belfatto, che continua raccontandoci il trattamento più frequente, ossia il trucco permanente, essendo la zona del corpo dove le asimmetrie sono più evidenti e più soggette alle mode; seguono il tatuaggio paramedicale per esiti cicatriziali e la tricopigmentazione, entrambi in aumento ma ancora poco conosciuti.
È noto che la cura verso di sé inizia dall’interno: stop alle cattive abitudini e sì alle buone, quelle che portano ad accettare anche i propri difetti. Nonostante questo, Toni Belfatto sottolinea come la sincerità sia importante: “Ai miei clienti dico che si può intervenire solo se c’è una reale necessità. Come ogni tipo di intervento queste attività non sono esenti da rischi, come la dermopigmentazione, che a seconda della zona dove si opera può procurare una reazione imprevista della cute e quindi non portare il risultato sperato. Ci vuole grande rispetto dei disagi personali e tanta sensibilità dell’operatore per la valutazione delle richieste che vanno oltre le possibilità tecniche. Bisogna sempre capire se il rischio corrisponde al peso emotivo dell’inestetismo”. Sarà per questo che Toni Belfatto è il mago della bellezza.
di Elena Frattaroli