Showgirl, modella, attrice, sportiva e mamma. Origini americane ma cuore italiano. Un po’ Marilyn, ma soprattutto se stessa. Questa in breve Justine Mattera, uno dei personaggi dalla carriera più eclettica e varia del mondo dello spettacolo italiano. Ad oggi, come fieramente conferma a Gilt, i progetti che la coinvolgono sono ancora tanti. Nel frattempo però la laurea (e non una qualunque, ma quella in Letteratura italiana e inglese alla Stanford University) la tiene nel cassetto: non si sa mai quando potrà tornare utile!
Justine, cominciamo parlando della sua collaborazione con Parah di cui quest’anno è testimonial per il beachwear. Quali pensa siano i punti di forza della loro collezione?
Conoscevo già la Parah e per questo ho deciso di avviare una collaborazione con loro. Ad essere sincera, a colpirmi subito della nuova collezione sono stati soprattutto i colori e le forme dei nuovi modelli, perciò non ho esitato ad accettare. Inoltre, il loro prodotto è davvero molto buono.
A proposito di questo, l’estate è ormai arrivata. Come saranno le vacanze di famiglia, più americane o più italiane?
Io passo sempre le mie estati in Italia! In America ci torno a Natale, perché chiaramente è la mia casa, però preferisco decisamente le coste italiane, soprattutto quelle del sud e della Liguria. Penso che non ci sia mare più bello del Mediterraneo.
Sicuramente non mancherà lo sport però, di cui è una grande appassionata. A quale si dedica maggiormente, soprattutto in questi caldi mesi estivi?
L’estate non mi ferma! Continuo a fare tutte le mie gare atletiche, ne ho proprio una la prossima settimana a Senigallia di triathlon (bicicletta, corsa e nuoto). Il mio allenamento consiste soprattutto in nuoto libero e corsa all’aperto. Forse dovrei allenarmi un po’ di più (non sono una vera e propria fanatica), però faccio tutto quello che posso per continuare a partecipare alle competizioni sportive che amo molto.
Da ballerina a fotomodella, dalla televisione al cinema, e da qualche anno si è lanciata anche nella carriera teatrale. Perché questa scelta e cosa le ha dato il teatro?
Secondo me nulla come il palcoscenico può misurare il proprio livello di bravura. Avere un pubblico dal vivo, di fronte a te che reciti, non può che darti la schiacciante conferma che sei al posto giusto o al contrario, insomma, la brutta notizia che dovresti fare altro…Io amo sentire il respiro del pubblico mentre sto vivendo il mio personaggio sul palcoscenico perché la cosa bella è proprio quella: mentre al cinema o in televisione quando si ripete una scena è sempre la stessa cosa, a teatro ogni singola performance è diversa perché diverso è il pubblico che ti trovi di fronte. Comunica una fortissima energia che va tutta a favore dell’attore stesso.
I suoi ultimi progetti in questo campo?
Ho appena finito di andare in scena con il mio ultimo spettacolo di prosa intitolato “Dove crescono le ortiche”, una commedia noir con cui ho girato tutto il nord Italia. Negli scorsi anni però ho fatto anche molte altre commedie brillanti e musical; mi piacciono tutti quei progetti che mi diano l’opportunità di fare qualcosa di nuovo e diverso, per dare profondità alle mie capacità. Ho anche girato poco fa un episodio della nuova stagione de “I bastardi di Pizzofalcone” con il regista Alessandro D’Alatri. Sono rimasta davvero lusingata di essere stata scelta come la protagonista di quella puntata, dove recito il ruolo di una ragazza molto fredda e, per questo, del tutto lontana da me.
E invece i prossimi a venire?
Sto continuando con il mio programma su Sky “In viaggio con Justine” su Bike Channel, che sicuramente porterò avanti ancora per almeno altre 40 puntate. È un programma che adoro: essenzialmente giro in bici per l’Italia visitando monumenti, mangiando delizie e bevendo parecchio, è il mio sogno! Oltre a questo porto avanti anche molte altre collaborazioni sportive. In generale, comunque, rimango sempre molto consapevole dei miei limiti: accetto solo quello che so di riuscire a portare a termine bene.
Sul suo profilo Instagram scrive di se stessa “Showgirl with Stanford degree”. Lo stereotipo della ragazza bella e di successo ma ingenuotta è fin troppo radicato in Italia. Anche negli USA è così?
Beh, è un po’ un luogo comune dovunque. A me però piace sfruttare il mio fisico, anche provocando, ma sempre in modo consapevole e con una strategia ben precisa. Instagram è stata una grande fonte di lavoro per me, regalandomi una nuova vita. Avere l’opportunità di diventare editrice di me stessa mi ha permesso di arrivare persino a far cambiare l’idea che il pubblico si era fatto di me, per questo la trovo una splendida piattaforma che ha decisamente giovato alla mia carriera. E questo è un discorso che estenderei a tutti i social network: se usati correttamente possono dare grandi opportunità. Ho quasi 50 anni ma fino a quando riesco a lavorare con il mio corpo sono felice di farlo, dico sempre a mia madre che la laurea la userò dopo, quando il fisico non reggerà più! (ride ndr.)
Sulla base di questo, quale pensa sia il miglior suggerimento per quelle ragazze, soprattutto le più giovani, che stanno studiando ma allo stesso tempo vogliono sfruttare consapevolmente il proprio corpo e tutte le opportunità che i media di oggi offrono?
Semplicemente di usare la testa e seguire il proprio sentiero, senza cercare compromessi. Credo infatti che ognuno abbia il proprio percorso e che se invece si tenta di copiare quello altrui, non si avrà mai successo. E questo lo dice una che ha fatto la sosia di Marilyn Monroe per anni! Oggi però faccio televisione, teatro e la mamma, ogni cosa con la stessa passione perché, per fortuna, sono sempre riuscita a fare tutto quello che ho voluto, anche quando le persone non hanno creduto in me. Per questa ragione, bisogna andare contro tutte le critiche ed usare i “non ci riuscirai mai” come motore verso il proprio obiettivo. Crediate prima in voi stesse, in quello che avete dentro, e solo dopo nel vostro corpo.
Un ringraziamento speciale a Justine Mattera per la sua gentilezza e disponibilità, augurandole il nostro miglior in bocca al lupo per tutti i suoi progetti!
di Gaia Lamperti