Alberta Ferretti, con la sua collezione Spring/Summer 2019 presentata alla Milano Fashion Week, è riuscita a mettere a nudo il presente, in tutte le stratificazioni della sua identità, e lo ha fatto utilizzando i suoi colori preferiti. Nella giungla urbana contemporanea, fatta di costruzioni e artifici, il bisogno di riscoprire la femminilità è più importante che mai.
La collezione di Alberta Ferretti
La collezione della designer italiana è un vero e proprio racconto romantico. Sulle note di contrasti tessili e ricami handmade, tipici della maison, la donna viene spogliata e trasformata fino a raccontarne l’essenza. La poetica della seta incontra la struttura narrativa dei tessuti in cotone e delle tele, e gli energici ricami lineari strutturano e ordinano lo chiffon. La libertà di semplificare, di essere autentici nonostante le regole imposte. Un’evoluzione o una rivoluzione? Non importa, per la prima volta abbiamo visto in scena la femminilità moderna, come vista da Alberta Ferretti, outfit dopo outfit.
I pezzi
Bermuda cargo dall’elegante costruzione elaborata, tute di chiara ispirazione “workwear” dal taglio maschile in versione chic, versus camicette leggere in pizzo Sangallo con volant e abiti fluidi. È nell’equilibrio tra i contrasti e i giochi di trasparenza che prende forma la donna moderna. Identità fluide, genuine, che trovano spazio nei dettagli, abilmente progettati dalla stilista. Si parte dalle sbarazzine e ironiche bretelle, per arrivare alle sensuali sottovesti in pizzo, passando per le tasche oversize e i sandali bassi con la fibbia. La personalità emerge negli abbinamenti, capaci di comunicare le sfaccettature di chi li indossa. Così è la personalità di ciascuno a essere chic, e rende autentico e unico il design dei capi. Una collezione per mettersi a nudo, per essere naturalmente se stessi, come quando si è baciati dal sole in primavera.
Concludendo
L’essenza della collezione non è sfuggita al make-up artist dello show, Tom Pecheux. Infatti, per l’occasione, sulle melodie dall’eco country, l’artista francese ha valorizzato le caratteristiche di ciascuna modella naturalizzando e mettendo in mostra la loro bellezza. Giovani e forti, statuarie e fragili, eleganti e ironiche: tutte avvolte in silhouettes di rimando al passato, e al gusto dei primi anni Novanta. Ciascuna, nella sua sincera natura, ha portato in passerella la propria identità attraverso il genio di Alberta Ferretti.
di Alessandra Nuzzo