GCDS salva ancora lo streetwear alla MFW 2019

GCDS

Giuliano Calza, creative director del brand GCDS, sembra non mancare l’obiettivo preposto, conferendo al mondo del luxury streetwear l’importanza che merita. La versatilità del brand non passa inosservata sulla passerella della MFW, e con un’attitude catchy e sporty conquista ancora una volta il suo pubblico.

Un Made in Italy d’ispirazione giapponese

Giuliano Calza ha un background di studi poliedrico nel mondo della moda. Il creative director di GCDS, infatti, deve le sue competenze ad influenze di stile di natura cinese, acquisite nel suo periodo a Shanghai e che mescolate al Made in Italy danno vita a capi d’abbigliamento originali ed accattivanti. I modelli sfoggiano sulla passerella della Milano Fashion Week colori sgargianti e motivi animalier.

Le modelle sembrano uscite quasi da un giornalino manga, con capelli colorati di fucsia e viola e rossetti sgargianti. Body glitterati e top in lurex, pellicce oversize e tute effetto seta che scivolano esuberanti e fluttuano spavalde. Maglioncini che lasciano scoperto il ventre abbinati ad ankle boots dal tacco vertiginoso, clutches a forma di cuore e tailleur rivisitati in chiave moderna. Scarponcini colorati arricchiti da accessori completano i look eccentrici proposti dal brand. La passerella di GCDS svela un’attitude decisamente pop e seducente. L’ironia è padrona del fashion show: il riferimento al marchio di alimentari Barilla ne è la risposta.

GCDS, obiettivo: lifestyle

GCDS gode al momento di grande successo nel mondo del luxury streetwear, ma dalla sfilata della Milano Moda Donna, che propone le collezioni per l’A/I 2019-2020, si intravede la possibilità di realizzare il sogno del creative director Giuliano Calza, ossia evolverlo in un brand di lifestyle. GCDS come stile di vita. GCDS indossato per diverse occasioni.

E la passerella ne propone alcune: un costume abbinato ad un filo prezioso dalla forma di ragnatela per un beach party; un mini dress abbinato a degli ankle boots per una serata in discoteca; un abito lungo sgambato con delle rouches per una serata più fresca; un pantalone e giacca oversize per una passeggiata senza certo passare inosservati; uno smoking impreziosito per sdrammatizzare una serata seria…insomma, ce n’è per tutti i gusti. Il match perfetto tra ispirazione metropolitana e sartorialità italiana conferisce una carica di energie irriverente al brand giocando con patch e con riferimenti al marchio; infatti, il nome è il logo del brand stesso, si gioca molto sul trend del littering.

La sfilata di GCDS col suo stile pop-urban è stata di grande impatto per la Settimana della Moda. Il suo target trasversale, dall’adolescenza alla mezza età, è stato sicuramente entusiasta delle proposte stilistiche del direttore artistico, che con padronanza di stile colora e vivacizza la passerella di Piazza Lina Bo Bardi di Milano e promette un prossimo Autunno/Inverno 2019-2020 spumeggiante e spiritoso.

di Sara Steccanella

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