James Lake e l’arte per tutti

James Lake

La vita di James Lake è indissolubilmente legata all’arte. Ma l’arte, nel quotidiano di questo giovane scultore inglese, è subentrata dopo una tragedia. Colpito all’età di 17 anni da un cancro alle ossa, James Lake ha subito l’amputazione di un arto e affrontato una lunghissima riabilitazione. L’avvicinamento all’arte è nato in quel periodo, e ha portato James a studiare e scegliere un materiale decisamente insolito per le sue sculture, quello che poi è diventato la sua firma distintiva: il cartone da imballaggio.

Arte Universale

L’idea di utilizzare un materiale povero come il cartone da imballaggio per creare arte è stata, almeno inizialmente, una conseguenza delle condizioni di salute di James Lake. Il cartone, infatti, è facilmente reperibile, riciclabile e molto economico, rispetto alla maggior parte dei materiali utilizzati nella scultura.

In seguito, per James l’impiego del cartone è diventato il tratto distintivo con cui le sue opere sono arrivate al mondo. Un materiale così “povero” per definizione, usato e riusato infinite volte per l’imballaggio grazie alla sua resistenza, si è trasformato in un materiale nobile in grado di portare l’arte a tutti, esattamente come lo scultore ha sempre desiderato.

Come lo stesso James Lake racconta nella biografia pubblicata sul suo sito “Io credo in un’arte per tutti. Un’arte che vada oltre razza, genere, età, abilità o disabilità”. Una filosofia di vita, quella di James Lake, che l’ha portato a lavorare in moltissime scuole inglesi e a sviluppare numerosi progetti che coinvolgono bambini e ragazzi, così da farli avvicinare al meraviglioso mondo dell’arte attraverso l’utilizzo di materiale reperibili con facilità.

I lavori di James Lake

Tra i lavori di James Lake che più spiccano, non si può non citare l’A-Z of Children’s Story Book Characters, uno straordinario e gigantesco libro pop-up dipinto di viola, in cui i bambini potevano esprimere la loro creatività attraverso storie, disegni, piccole sculture e racconti da donare alla comunità.

Ma James Lake ha realizzato e installato anche pannelli in cartone per raccontare il meteo, totem per la celebrazione del Sei Nazioni di Rugby 2015, oltre a numerose e coloratissime opere esposte in diverse scuole primarie del Devon, create insieme gli allievi, che hanno dimostrato notevoli doti artistiche!

Le mie sculture nascono sempre da un disegno sul cartone, che poi trasformo in 2D e 3D utilizzando bisturi e colla a caldo, assemblando pezzi di diverse forme e dimensioni”. L’arte di James Lake nasce così, con una semplicità apparentemente disarmante, che l’ha portato a ricreare una meravigliosa versione dei celeberrimi “Girasoli” di Van Gogh in cui il cartone è il mezzo ideale per ricreare le sfumature e quasi la texture dell’opera originale.

Lo scorso anno, inoltre, James Lake è stato invitato come Resident Artist all’evento biennale Cartasia a Lucca, durante il quale ha scolpito, utilizzando solo cartone, una scultura raffigurante un gigantesco uomo seduto per terra, che altri non è se non lui stesso. La scultura, alta quasi 3 metri, è stata esposta in città durante tutta la manifestazione, ed è uno degli esempi meglio riusciti per comprendere l’arte dello scultore britannico, immediata ma profonda al tempo stesso.

Sempre nel 2018, James Lake ha partecipato alle celebrazioni dei 75 anni di Ikea realizzando ed esponendo, nella Biblioteca Centrale di Exeter, una postazione da lettura basata su alcuni dei mobili più famosi dell’azienda svedese, così che la gente potesse anche sedersi e rilassarsi qualche minuto, in compagnia di un buon libro, scoprendo gli innumerevoli pregi del cartone.

Attualmente, James Lake tiene corsi d’arte nelle scuole per avvicinare gli studenti al mondo dell’arte, sensibilizzandoli sull’idea di accessibilità dell’arte, data anche dalla scelta di utilizzare un materiale immortale come il cartone.

 

di Martina Porzio

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