Mai come adesso Milano si tinge d’arte. In onore dei cinquecento anni trascorsi dalla morte dell’artista fiorentino più famoso al mondo, che visse degli anni proficui alla corte degli Sforza, la città meneghina stila un calendario fitto di eventi. A partire da Maggio 2019 a Gennaio 2020 si susseguiranno gli appuntamenti dedicati a Leonardo Da Vinci. Nel frattempo a conquistare l’interesse degli amanti dell’arte saranno Antonello da Messina a Palazzo Reale ed eventi come Mia Photo Fair e MIART, per citarne alcuni.
Leonardo Da Vinci e Milano
Come Ludovico Sforza, detto il Moro, accolse l’artista fiorentino nel 1482, Milano accoglie il progetto Leonardo 500 per commemorare gli anni trascorsi dalla sua morte. Un calendario ricco di esposizioni che non esclude il Cenacolo, meta di turisti da tutto il mondo, insieme al Museo della Scienza e della Tecnologia a lui dedicato, alla Sala delle Asse del Castello Sforzesco dopo una lunga chiusura, e molto altro. Grandi testimonianze legano Leonardo Da Vinci alla città di Milano, e altrettante legano l’artista al motore di questa città: la moda. Sulla famosa raccolta di disegni e scritti denominata Codex Atlanticus, non sono da meno riferimenti a macchinari tessili, creati per Ludovico il Moro; studi su accessori, gioielli e abiti caratterizzati dai famosi nodi vinciani che influenzarono le arti del ricamo negli anni a seguire.
L’eterna riproducibilità dell’immagine della Gioconda
Seppur Milano vanta il Cenacolo, l’opera più discussa e più riprodotta di tutti i tempi è senz’altro la Gioconda, conservata al Museo del Louvre di Parigi. Desacralizzata e denudata della sua aura, per dirla con le parole del filosofo Walter Benjamin, tutto ebbe inizio con Marcel Duchamp. L’artista esponente del movimento Dada, nato a Zurigo nel 1906, con la sua opera di ready-made (già fatto) costituito dall’immagine della Gioconda con aggiunta di baffetti e pizzo, diede inconsapevolmente il via a qualcosa che ancora oggi non vede tregua. Monna Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo, col suo mezzo sorriso e lo sfumato leonardesco ha sedotto e destato critiche e studi come nessun’altra opera al mondo.
La Gioconda nella moda
Altrettanto discussa e considerata inappropriata la scelta di porre l’immagine della Monna Lisa sul famoso bauletto Speedy di Louis Vuitton firmato dall’artista Jeff Koons. Insieme a Van Gogh, Gauguin, Monet e Tiziano, Koons alla stregua di Duchamp decontestualizza l’opera e la rende a portata di mano. Ma non è il solo ad usufruire del potere mediatico di quest’opera.
Gherardini, brand di accessori del gruppo Braccialini, per il 130esimo compleanno della maison fiorentina, allestisce le vetrine con l’opera pop realizzata da Andy Warhol, ironizzando sulla possibilità che Lisa Gherardini sia davvero un antenata della famosa famiglia. Più recentemente il fotografo americano Pari Dukovic ha realizzato un progetto per Harper’s Bazaar USA affiancando particolari modelle a dei quadri famosi. Per la Gioconda ha scelto la modella canadese Winnie Harlow, famosa per la sua vitiligine, come ad ostentare la bellezza della diversità.
Moda, arte, fotografia, mille i volti che ha assunto quest’opera e mille ancora le emozioni che Leonardo da Vinci regalerà a tutto il mondo.
di Pamela Romano