Piacere, orgasmo e sessualità femminile
Parlando di sessualità femminile, la capacità di provare piacere e raggiungere l’orgasmo durante i rapporti sessuali dipende da come si è fatte, anche dal punto di vista anatomico, o può dipendere da quanto si conosce se stesse e il proprio corpo, e si può quindi “imparare”?
Punto G
Una delle domande che le donne si pongono più frequentemente è la seguente: “tutte hanno il punto G o solo alcune fortunate?”. Il punto G, o area G, costituisce uno dei più grandi misteri del piacere femminile, e ancora oggi è uno degli argomenti più dibattuti tra gli esperti del settore. Una cosa è certa: non tutte le donne sono in grado di raggiungere l’orgasmo durante i rapporti esclusivamente con la penetrazione. Molte donne non sembrano provare particolare piacere attraverso la stimolazione di quella zona che viene comunemente chiamata “area G”, e hanno bisogno della contemporanea sollecitazione del clitoride per raggiungere il piacere.
Ma esistono anche donne che, al contrario, provano un piacere descritto come “diverso” e molto intenso durante i rapporti, nel momento in cui viene stimolato il famoso punto G. Probabilmente si tratta di una zona particolarmente sensibile non sviluppata allo stesso modo in tutte le donne: alcune la percepiscono in modo chiaro, altre no. Ogni donna è diversa ed è importante che ognuna impari a conoscersi e ad accettarsi.
“Imparare” il piacere
Se, da un lato, è vero che ogni donna dal punto di vista anatomico è fatta in un certo modo, anche per quanto riguarda la zona genitale, ed è quindi inutile pensare che ognuna possa riuscire a provare tutto, è allo stesso tempo vero che il piacere si può apprendere. La capacità di provare piacere durante il sesso non dipende infatti semplicemente da come una donna è fatta, ma anche dalla sua capacità di lasciarsi andare, da quanto conosce se stessa e il proprio corpo, dal rapporto che ha con il piacere, da quanto si fida del partner, dall’esperienza. Parlando di sessualità, bisogna sempre tenere presente che le sorprese sono sempre possibili.
di Francesca Calligaro