Rigore ed estro creativo. Leggerezza e dovizia di particolari. Linee precise e movimenti fluidi. Sono queste e tante altre ancora le impercettibili contraddizioni che Giorgio Armani da sempre mutua dalla cultura orientale. Una commistione di precisione e abbandono sognante che da sempre contraddistingue le sue collezioni couture e prêt-à-porter, e che si insinua sottile anche nelle creazioni di design. Ne è la prova la nuova collezione Armani Casa presentata in occasione del Salone del Mobile 2019. Un viaggio ricchissimo di tappe fatto di sapienza manifatturiera, passione per la perfezione, e tutta la potenza gentile dell’immaginario dell’Estremo Oriente.
La Casa che si fa Museo (e viceversa)
Giorgio Armani spezza ancora una volta il confine fra arredamento e arte, mandando in scena (letteralmente) la sua nuova collezione Armani Casa all’Armani/Teatro di via Bergognone. I pezzi emergono dallo spazio nero come da uno schermo, apparizioni eteree la cui leggerezza è sottolineata dagli aquiloni geometrici sospesi sopra ciascuna di esse e che ne riprendono forme e colori. Dall’azzurro al rosso, dal blu all’oro pallido: si cominciano ad intuire le tonalità base della palette di questa collezione, così come diviene chiaro il bisogno di ariosità e di elevazione, di mobili che creano spazio anziché toglierne.
E se si parla di creazione di spazi, non si può non menzionare l’architetto Tadao Ando, progettatore proprio dell’Armani/Teatro e maestro della tridimensionalità tramite luce e materiali. Proprio a lui è dedicata The Challenge, la prima mostra di architettura ospitata da Armani/Silos. Inaugurata nei giorni del Salone del Mobile 2019, sarà visitabile fino al 28 luglio 2019.
Anteprima per il Salone: chaise longue Onda
Stilema ricorrente nell’arte pittorica e nelle creazioni tessili orientali, l’onda è l’ispirazione primaria del pezzo che racchiude in sé la poetica dell’intera collezione Armani Casa. Con la sinuosità che ricorda i flutti del mare e la maestria artigianale che traspare dalla seduta in pelle intrecciata e dal bordo in legno massello, la chaise longue Onda diviene simbolo di una bellezza riflessiva, che si tinge dei toni pacati dell’acqua e che non rinuncia ad uno stile immediatamente riconoscibile.
Tra luci materiche e mobili sospesi
Le stesse linee essenziali di Onda tornano nei mobili, sofisticati nei materiali tanto quanto spiazzanti per la semplicità delle forme. Il tavolo Owen bilancia il design basico con l’accesa tonalità rossa laccata effetto stucco, mentre la sua controparte Oliver in lacca verde scuro metallizzata e ottone chiaro satinato ripropone l’energia evergreen del design geometrico.
Il fil rouge dei colori del mare continua con la scrivania Olivia, la cui versione small presenta un piano in conchiglia verde maculata e profili d’ottone. Una perfetta combinazione con la libreria Onyx, la cui struttura in ottone chiaro satinato sembra quasi sospesa. Proprio come sospesi sono i comodini di Oris, il nuovo letto con base laccata verde scuro metallizzata e testata paravento.
Ad ogni ambiente corrisponde la sua luce. A fare da contrappeso alla leggerezza dei mobili è la lampada da terra Nema, realizzata in selenite in edizione limitata e dalla forte impronta materica. Ma ci sono anche Logo, lampada da tavolo ricaricabile, e l’originale Oyster, un libro in alabastro e metallo che, proprio come un’ostrica, nasconde all’interno un tesoro luminoso.
Tutto l’Oriente in una stoffa: Armani/Casa Exclusive Textiles by Rubelli
La collezione Armani Casa 2019 vede anche la collaborazione con Rubelli, azienda di alto artigianato tessile di Venezia che per Re Giorgio ha racchiuso l’Oriente nei suoi tessuti. È nata così la collaborazione Armani/Casa Exclusive Textiles by Rubelli, un ricettacolo di maestria pittorica che traspone l’arte orientale sui tessuti di uso quotidiano. C’è dunque il motivo kimono sul jacquard Odaware, da declinare nei toni del rosso acceso, verde lime, rosa, lilla, azzurro e nero; c’è Okinawa, perfetto per il tappeto Oriente con i suoi alberi e colline che rimandano alle iconiche pitture Nanga; e c’è Nara, uno jacquard a trame lucide che ricorda il tatami delle più classiche abitazioni giapponesi.
Il design è un gioco per Armani Casa
Chi crea non può prendersi mai troppo sul serio. Lo sa bene Giorgio Armani, che aggiunge alla sua collezione Armani Casa due giochi intramontabili: il labirinto Oracle, realizzato in pelle e legno di noce, e il memory Oneiros. Oltre ad omaggiare la tradizione più classica dei giochi da tavolo, quest’ultimo strizza anche l’occhio alla carriera dello stilista Armani: le 28 coppie di carte che compongono questo set raffigurano infatti da un lato silhouette e disegni dalle collezioni Armani/Privé e Giorgio Armani, e dall’altro la texture ricavata dalla carta da parati Ginza. Un gioco di memoria di rimandi, ma soprattutto un altro asso nella manica all’apparenza inesauribile di Re Giorgio.
di Martina Faralli