Per il secondo anno consecutivo l’artista asiatico Eggarat Wongcharit presenta alla Milano Design Week una peculiare collezione di pezzi handmade realizzati esclusivamente in Thailandia. Lo spazio scenico si configura come una pausa concettualmente e temporalmente acronica, orientata sulla lentezza e la valorizzazione della natura per mimare una dialettica icastica fra produzione artigianale, materiali sostenibili e nuove tecnologie.
L’esposizione presenta una collezione di prodotti vincitori del premio DEmark (Design Excellence Award), il più importante riconoscimento per il design nazionale tailandese realizzato col sostegno del Department of Export Promotion del governo. In questa tensione compositiva di tradizione e innovazione, si pongono i numerosi pezzi esposti che mirano alla valorizzazione dell’identità locale e il contesto globale con cui il paese si raffronta.
Esemplare il lavoro del designer Yothaka che, fondendo la propria competenza nel campo del vimine con la produzione artigianale del bambù riesce a realizzare una nuova poltroncina haute couture. Punto di incontro fra tradizione e nuove tecnologie la proposta eco friendly dell’artista Bua Phat, originaria di una famiglia dalla tradizione tessile e maestra della trasformazione dei rifiuti per prodotti ricercati e sofisticati. Attraverso il riciclo dei tessuti, la designer tailandese realizza tappeti funzionali, caratterizzati da colori distintivi, forme peculiari che sfociano nella terza dimensione come ad esempio il tappeto di ciottoli o la coperta delle cascate.
Molto interessante anche l’approccio luminoso della Lampada Pomellata, gioiello dell’interior design e oggetto dalla particolare originalità: sagomata in una struttura di nickel, la lampada è rivestita all’estremità da fili di seta lavorati all’uncinetto che conferiscono all’ambiente illuminato un frammento di raffinata eleganza.
Elisabetta Zorzi