Ultimo appuntamento a Fondazione Prada con “I Want to Like you but I find it difficult”
“I Want To Like You But I Find It Difficult” è un progetto musicale curato da Craig Richards, dj noto per il suo buon gusto e per una visione decisamente eclettica della musica. Questo evento musicale si svolge in una location particolare: Fondazione Prada, in mezzo ad espressioni artistiche di vario genere. L’idea alla base è di attirare un pubblico diverso, ampliando la proposta della Fondazione anche alla sperimentazione musicale. La sfida è far dialogare divertimento e ricerca, dimostrando che la cultura può essere tanto coinvolgente e attrattiva quanto utile e necessaria.
Le proposte
Fondazione Prada presenta il terzo e ultimo appuntamento del programma di eventi musicali “I Want to Like you but I find it difficult”, a cura di Craig Richards, venerdì 27 settembre dalle ore 19:00 a mezzanotte, negli spazi esterni della sede di Milano. Proposte diverse, ma accomunate dal giusto mix tra fascinazione e sperimentazione, tra l’elemento primordiale della musica e una dimensione più alta, tra fuoco e aria. Una magia che si ripeterà anche in questo appuntamento, che vedrà il cortile della Fondazione animarsi con tre live e un dj set. Il progetto rappresenta un tentativo di esplorare una pluralità di generi e linguaggi musicali ospitando artisti internazionali come Andrea Belfi, Biosphere, Colleen, Floating Points, Helena Hauff, Maarja Nuut & Ruum, object blue, Pole, Ben UFO e lo stesso Craig Richards.
Il pensiero di Craig Richards racconta che l’idea chiave di questo lavoro è contenuta nel suo titolo: “I Want to Like you but I find it difficult”. La nozione di giudicare, assimilare e comprendere la musica, la forza dei preconcetti, la persona che la suona, il formato, l’ambiente e l’impianto sonoro che la trasmette, lo spazio mentale del momento, il giorno o la notte. Tutti questi fattori contribuiscono a creare il nostro rapporto con la musica. Il fine del progetto è che possa essere stimolante, impegnativo, provocatorio, bellissimo e persino scomodo. Ogni evento è potenzialmente in grado di ispirare o irritare. Come suggerisce il titolo, ogni performance è stata scelta per esplorare l’indescrivibile forza della musica, al di là di piacere o meno.
Il ruolo del dj è quello di selezionare e definire un percorso musicale e la sua narrativa. Le scoperte musicali, vecchie e nuove, saranno proposte in un ordine che vuole creare ispirazione, curiosità, fastidio e divertimento. L’obiettivo è di riconoscere e definire un filo conduttore, che percorre le diverse espressioni musicali e in qualche modo le tiene insieme. Apprezzare la musica non è sempre facile, ma con la perseveranza le gratificazioni non sono solo meravigliose ma anche piene di promesse.
Focus on the DJ’s
Ben UFO ha raggiunto il successo internazionale per la sua capacità di selezionare con un approccio sperimentale un’ampia gamma di sonorità dance contemporanee, attraverso il suo gusto musicale e le sue abilità tecniche, che gli permettono di spaziare tra epoche, generi e stili di mixaggio con grande facilità e fluidità. Le sue radici affondano nella cultura rave inglese, anche se allarga il campo alle nuove evoluzioni di questa cultura nell’ambito dell’house, della techno e delle sonorità globali da dancefloor
Colleen Colleen è il nome d’arte della musicista francese Cécile Schott, che, nel corso di cinque album, ha continuato a reinventare se stessa portando gli strumenti acustici al di fuori del loro contesto abituale, e sperimentando nuove modalità per suonarli, con composizioni che vanno dal misterioso e contemplativo al cinetico e giocoso. Colleen si è esibita dal vivo in oltre 200 concerti in prestigiosi luoghi e festival in Europa, negli Stati Uniti, in Giappone, in Brasile e a Singapore.
Floating Points, produttore, DJ e compositore attivo a Londra, nome d’arte di Sam Shepherd, è diventato uno dei più rispettati e ricercati musicisti contemporanei. Dopo il debutto si è affermato con uno dei pionieri del movimento musicale dance contemporaneo. Ha inoltre collezionato remix e collaborazioni con etichette importanti come Domino, Ubiquity, XL, Fabric e Rinse. Oltre alle sue produzioni Shepherd utilizza la propria formazione musicale classica per scrivere, comporre e arrangiare per il Floating Points Ensemble.
Craig Richards è diventato collezionista di dischi, DJ, produttore musicale, artista visivo e direttore creativo dello Houghton Festival. Diversamente da molti artisti contemporanei, Richards ha ottenuto fama mondiale restando in un unico luogo. La sua residenza settimanale al Fabric di Londra come DJ resident e direttore creativo, ha definito l’identità musicale del club più famoso al mondo, contribuendo a formare il panorama della musica underground inglese. L’influenza del suo sound unico e rigoroso durante i set alle prime ore del mattino ha riscosso un ampio successo. Di recente Richards è diventato curatore, portando la sua expertise musicale nel mondo dell’arte.
di Eleonora Pretta