Mercoledì 6 novembre esce nei cinema il nuovo film del regista francese Nicolas Bedos, La Belle Époque; in programmazione con un cast degno di nota per questo film proposto fuori concorso all’ultimo Festival di Cannes.
Nicolas Bedos, un regista di talento
Dopo il successo di “Monsieur et Madame Adelman” del 2017, Nicolas Bedos si lancia nella realizzazione del suo secondo film, dalle altissime aspettative. Sono numerose le persone che vorrebbero tornare indietro o aver vissuto in un’altra epoca. Grazie al giovane regista francese diventa possibile persino viaggiare nel tempo. È tutt’altro che un film fantastico, La Belle Époque ci fa girare in un mondo realistico. Possiamo affermarlo grazie alla scrittura precisa e ponderata di Nicolas Bedos. Il regista non lascia nulla al caso sia per i dialoghi che per la decorazione, per la luce e il ritmo; il tutto è ben pensato.
La Belle Époque, nostalgia del tempo passato
Fanny Ardant e Daniel Auteuil interpretano Margot e Victor, un’anziana coppia di intellettuali in conflitto. Ormai sono stanchi della vita quotidiana ed incapaci di convivere con i reciproci modi di essere. Lui è un fumettista disoccupato che rifiuta il presente, mentre lei vuole andare avanti. Nel tentativo di mediare le ormai radicate incomprensioni interviene il figlio. Con l’aiuto del suo amico Antoine, interpretato da Guillaume Canet, offre al padre la possibilità di ricreare un’epoca da lui scelta. Antoine è un imprenditore che grazie a scenografie cinematografiche offre ai suoi clienti l’opportunità di “viaggiare nel tempo”. Il 16 maggio 1974. Victor sceglie di rivivere il giorno del primo incontro con Margot, l’amore della sua vita, che avviene nel bar La Belle Époque a Lione.
L’elogio della nostalgia con un cast d’oro
Per questa sceneggiatura originale, Nicolas Bedos presenta un cast ricco di stelle del cinema francese. Ognuno interpreta il personaggio perfettamente, rendendo il film divertente e commovente. Fanny Ardant, Doria Tillier, Daniel Auteuil e Guillaume Canet risplendono sullo schermo e trasmettono a meraviglia il messaggio del regista francese. “Il film non promuove il ‘era meglio prima’. Constata la nostalgia di un’epoca e allo stesso tempo se ne diverte”, afferma Nicolas Bedos in una conferenza stampa a Cannes. Questa storia fuori dal comune mostra che tornare temporaneamente nel passato può aiutare a capire meglio il presente ed a combattere l’usura del tempo.
Per chi ha voglia di sognare e lasciarsi trasportare nel tempo, rendez-vous al Cinema dal 6 novembre.
di Léa Voirin