Quello tra musica e moda è un legame tanto profondo quanto intangibile. Fra mille sfaccettature e vicendevoli influenze, la massima espressione di tale legame nasce insieme ad un’emozione: quella di essere sospesi nel tempo, persi in un’epoca indefinita fatta di stoffe, modelli e melodie. Ed è proprio il gioco dell’atemporalità e del ricordo quello che Brioni mette in atto a Pitti Uomo 97, presentando la collezione che ne celebra i 75 anni al ritmo di sinfonie che non conoscono età.
Un’esperienza fuori dal tempo a Palazzo Gerini
È così che le stanze di Palazzo Gerini a Firenze vengono trasfigurate dalle luci fievoli delle candele e da teli bianchi quasi spettrali a ricoprire il lussuoso mobilio. Ad emergere dalle ombre delle sontuose stanze che un tempo ospitavano la famiglia Visconti sono le note di sinfonie classiche ma mai tramontate. Monteverdi, Mozart, Tchaikovsky, Händel, Debussy, Webern: sono le loro variazioni e sonate, insieme a quelle di altri maestri, a riempire ognuna delle sei stanze che Brioni trasforma in un mondo incantato e acronico.
Insieme alla musica, gli abiti. Vivi addosso ai talentuosi musicisti, calibrati per essere indossati tanto in un momento di riposo quanto durante l’operosa esecuzione di una overture. Brioni esalta le sue radici di alta sartoria con tagli precisi ma non seriosi, fatti per un gentiluomo che non ama prendersi troppo sul serio. Formalità ed informalità sono mescolate, con camicie da lavoro portate sopra a pantaloni di seta e blazer inappuntabili abbinati a maglioncini a collo alto in cashmere.
Brioni vuol vestire tutti i momenti della giornata di un uomo, con i blouson sportivi e i cappotti in spazzolino adatti sia alle situazioni business che a quelle più rilassate. Ma è nell’abbigliamento da sera che l’heritage di mascolina nonchalance emerge potente, con giacche doppiopetto e blazer in pelle di daino, cappotti in twill e pantaloni in lana con micro fantasie. E poi seta: canneté, lavata, plissé, jacquard. Non è un caso che lo stesso fondatore di Brioni, Gaetano Savini, fosse stato rinominato Mister Silk.
Anche gli altri materiali parlano di un lusso deciso ma mai ostentato: cashmere, baby alpaca, shearling, tessuti jacquard fatti a mano a Venezia. Il tutto declinato in una palette classica e calda, fatta di marroni, tabacco, crema, sabbia, e nella quale spuntano brillanti degli accenni di turchese.
I 75 anni di Brioni e la storia con Pitti
Quella di Brioni a Firenze è una duplice celebrazione: per il 75esimo anniversario della Maison, nata a Roma nel 1945 come firma di alta sartoria, e per il ritorno a Pitti in grande stile. Fu proprio Brioni, infatti, ad inaugurare le passerelle della moda maschile nel 1952, con una sfilata nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. Un omaggio al tempo che passa, dunque, ma anche ai ricordi che lascia indelebili e alle radici dalle quali costruire una collezione che non vuole avere età.
di Martina Faralli