Dalla quintessenza della sartoria inglese al suo chic cerebrale, Alexander McQueen torna a stupire sulle passerelle milanesi
L’uomo di Alexander McQueen avvistato nuovamente a Milano. La Maison sceglie questa edizione di Milano Moda Uomo (10-14 gennaio) per presentare la collezione Autunno/Inverno 2020-2021. Correva il 2004 quando la linea menswear del marchio debuttava in passerella a Milano con la sua prima collezione maschile, disegnata dal fondatore Lee Alexander McQueen. Per i successivi 8 anni il brand, oggi di proprietà di Kering, ha sempre sfilato qui, per poi passare a Londra nel 2013 e successivamente a Parigi.
Stile e performance inconfondibile. Il marchio che da sempre sa come distinguersi
Sarah Burton, direttore creativo della Maison, continua il suo dialogo tra l’abbigliamento maschile e femminile di Alexander McQueen, questa volta con un racconto di sobria eleganza e modernismo. L’ispirazione sartoriale dell’Autunno/Inverno 2020 deriva dall’Art Nouveau e l’Arts and Craft, e come principale reference, l’astrazione dei disegni di Henry Moore. Cappotti a doppio petto e abiti su misura tagliati con pannelli appuntiti e dorati in tweed del Donegal, su palette grigio pietra focaia e carbone.
Completi e capispalla realizzati con le stampe delle opere d’arte di Henry Moore, soggetti a figura a tre quarti del 1928, realizzati in gentile concessione della Henry Moore Foundation. Una presentazione, questa, accompagnata dalla live-performance di un’orchestra d’archi che ha illuminato il ritorno alla Milano Fashion Week di Alexander McQueen.
La collezione di questo nuovo anno evidenzia lo stretto legame con la sartorialità. Sarah Burton costruisce una collezione opulenta, riportando i codici estetici dell’Haute Couture nella moda maschile. L’unicità di questa presentazione si stabilisce in un unico capo, la giacca, che diventa l’assoluta protagonista. In questo progetto creativo ritorna in auge il tailoring, proposto su tailored jackets strutturate. Se l’asimmetria è il focus della collezione uomo 2020 firmata Alexander McQueen, le stampe pongono una riflessione visiva sul mondo onirico del marchio.
Moda è provocazione, innovazione. Si indossa il proprio modo di essere
Alexander McQueen ha sempre reso indimenticabili le sue sfilate, che a tutti gli effetti erano sfide contro l’immaginazione, erano provocazione e necessità di spingersi sempre oltre, facendo apparire labile il confine con l’impossibile. Il suo stile non era mai banale o scontato, e non era sicuramente adatto a chi voleva vestirsi in modo semplice. Attraverso i suoi show ha fatto in modo di rendere indimenticabili le sfilate più iconiche.
di Elena Strappa