Prada e l’Uomo Surreal Classic alla MFW 2020

Prada

Miuccia Prada per questa collezione Fall/Winter 2020-21 porta in passerella un Uomo prettamente classico, da sembrar quasi surreale, con l’obiettivo preciso di stimolare il pensiero sulla mascolinità contemporanea facendo leva su una moda narrativa.

Prada: la moda come specchio della società

È ormai chiaro che le sfilate Prada non siano mai un semplice fashion show per i pochi addetti ai lavori. Le riflessioni sulla società e sulle tematiche del periodo emergono sempre in qualche modo, a volte dal concept, a volte dagli abiti stessi, e altre volte ancora dalla semplice ispirazione. “Le discussioni in corso sono sul classico e sullo streetwear, sulla mascolinità e sulla femminilità, sul fatto se il mondo va peggio o meglio di prima. E sulla sostenibilità”, afferma la stessa Miuccia Prada in merito alla collezione Autunno/Inverno 2020-21. Un’esplorazione quindi su più fronti, che mira senza alcun dubbio alla stimolazione del pensiero collettivo facendo leva sul potere inestimabile e multiforme della moda. Una moda-narrativa dunque, che come ogni opera d’arte moderna riflette la società attuale in modo più o meno palese, senza mai tralasciare l’estetica.

Le piazze pittoriche e l’arte di Rem Koolhaas

Due piazze quadrate, gemelle, circondate da infiniti porticati e una statua equestre al centro, è questa la scenografia che incornicia al meglio il mood surreale della collezione, ricordando a tratti le piazze pittoriche  di De Chirico. Così il grande spazio facente parte della Fondazione Prada si è trasformato grazie al concept di Amo e i lavori di Rem Koolhaas, architetto e urbanista olandese, dando vita ad un “entroterra metafisico”, dove i modelli quasi sfuggenti corrono secondo traiettorie sempre diverse. Posizionato in alto, con lo sguardo verso le piazze, il pubblico ha osservato la passerella in modo da avere una prospettiva generale dell’allestimento, per mettere insieme tutti i pezzi di questo mood surreale.

L’uomo Surreal Classic di Prada

Un classicismo esasperato, da sembrar quasi surreale, è stato il punto di partenza di una riflessione sull’attuale mascolinità e sulla tendenza streetwear: “il classico per me ha un valore perché esprime un senso di eleganza durevole” spiega la stilista. Ma il surrealismo non si ferma qui. Le forme piatte, rigide, grafiche quasi bidimensionali accompagnate da colori come il grigio, il marrone, il rosso e stampati geometrici ritraggono un uomo “gentile” e non forzatamente eroico: «Ho sempre cercato di rendere gli uomini più gentili, ma questo non vuol dire renderli femminili perché la gentilezza non ha genere. Così come ho immaginato un uomo normale, non eroico». Seguendo l’ultimo (ma non per importanza) filone tematico della collezione, la sostenibilità si spiega attraverso i tessuti utilizzati, principalmente derivati da fibre riciclate. Mettendo insieme tutti i pezzi, si concretizza così un uomo Prada Surreal Classic, che correndo velocemente su traiettorie indefinite (così come l’uscita finale), riflette sul tempo e sullo spazio, ma sempre attraverso la moda.

 

di Alice Scandurra

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