Roméo et Juliette, la storia dell’amore impossibile più amata di tutti i tempi
Il 2020 inizia alla grande per la stagione scaligera: dopo due trionfali rappresentazioni della Tosca, va in scena Roméo et Juliette di Charles Gounod, presentato per la prima volta al Piermarini nel 2011. Dal 15 gennaio al 16 febbraio resterete incantati dalle note soavi dell’originale shakespeariano; otto è il numero di rappresentazioni dell’opera, due delle quali già esaurite. Tutte le rappresentazioni saranno precedute da una presentazione al pubblico a cura della musicologa Liana Püschel, accompagnata dal direttore d’orchestra Lorenzo Viotti.
Un cast stellare
La nuova ripresa di Roméo et Juliette vanta un cast estremamente omogeneo, che affianca le star protagoniste a voci straordinarie per ciascuno dei numerosi ruoli del libretto. Reduci dal successo al Met, Diana Damrau e Vittorio Grigolo interpreteranno i due amanti di Verona. In particolare, Grigolo è una star ormai di casa alla Scala dal 2000, quando fu diretto da Riccardo Muti.
Un’altra star ormai di casa al Piermarini è Mattia Olivieri, che interpreterà Mercutio. Con lui, Nicolas Testé, basso-baritono ascoltato già più volte alla scala dal 2003, interpreterà Frère Laurent, mentre Sara Mingardo, amatissima dal pubblico milanese, sarà Gertrude. Ma nell’opera shakespeariana c’è spazio anche per talenti emergenti, come Martina Viotti, che di recente ha vinto il premio come “Best Young Singer” a Londra per l’Opera Award, e il giovane tenore russo Ruzil Gatin.
La ripresa del capolavoro di Gounod per mano di Lorenzo Viotti
Oltre a un cast stellare, Roméo et Juliette vanta il debutto del Maestro Lorenzo Viotti in un’opera scaligera. Il curriculum del giovane direttore d’orchestra è già ricco di riconoscimenti, dalla vittoria del Nestlé and Salzburg Festival Young Conductors Awards alla nomina di Direttore musicale dell’Orchestra Gulbenkian di Lisbona nella stagione 2018/2019.
Un altro motivo per non perdervi la magia di Roméo et Juliette alla Scala, la cui presenza non è molto frequente nel calendario scaligero: prima del 2011 l’opera era andata in scena solo quattro volte.
di Alessandra Tropiano
