Elisabetta Franchi, una collezione dedicata alle donne
Alla donna: romantica, autonoma, sognatrice, delicata, autentica. È a lei che si rivolge Elisabetta Franchi nella collezione Autunno/Inverno 2020-21, presentata alla Scuola Militare Teuliè durante la Milano Fashion Week. Una celebrazione, un inno, una dedica spassionata all’universo femminile. Elisabetta mette in passerella un ventaglio di tonalità tenui e forme eleganti che valorizzano la donna e la sua femminilità. Vediamo insieme i capi della collezione.
La collezione
Un’immensa passerella in moquette rosa e la parete di fondo con la gigantografia del logo: questa l’ambientazione minimal ed esaustiva della sfilata di Elisabetta Franchi. Il rosa è il centro di tutto, il colore che dà inizio e fine alla sfilata e che racchiude il significato dell’essere donne. Il primo capo che apre lo show è un luccicante tailleur in rosa antico, completo di tacco a spillo e orecchini che non passerebbero mai inosservati.
Questo il fil rouge della sfilata: eleganza, classe, femminilità. Gonne con frange come nei Roaring Twenties, a portafoglio in satin, di tulle o mini, avvolte su se stesse da un grande fiocco di tessuto. Con i top ci si può sbizzarrire: sfilano meravigliosi corpetti in paillettes, camicie di seta che sottolineano il punto vita e giacche in stile navy, un classico Franchi. A metà della sfilata, compaiono quattro capi di un esuberante rosso acceso, per poi tornare sui toni rosei d’origine.
Gli accessori
Come calzature, immancabili i tacchi a spillo, chiusi e a sandalo. Lo stesso vale per gli stivali alti, alcuni fin sopra il ginocchio e con interno di pelo. I colori: beige, bronzo, marrone e nero. Le borse sono di piccole dimensioni. Addirittura, Elisabetta Franchi propone una modernissima soluzione, appendendo una mini borsa alla cintura di un abito, tramite un’elegante catenina. Un’interpretazione del marsupio al femminile. Gli orecchini si constatano come l’accessorio immancabile nel look di una donna, e le proposte vanno dalle più maestose alle più raffinate.
di Chiara Pellini