Bottega Veneta riconferma il titolo di brand rivelazione durante la Milano Fashion Week di febbraio grazie alla verve creativa di Daniel Lee, stilista inglese che ha saputo rilanciare la maison con il suo ricercato lusso minimale.
Daniel Lee e la rivincita di Bottega Veneta
Approdato in Bottega Veneta da circa un anno, il Golden Boy della moda (così è stato definito il nuovo stilista) ha rimarcato durante la sfilata Autunno/Inverno 2020 la sua precisa visione stilistica. Se infatti al tempo del suo debutto Daniel Lee si era già conquistato l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori, adesso ha saputo dare piena prova delle sue capacità e della sua verve creativa in modo definitivo.
Con un curriculum pieno di grandi nomi come Maison Margiela, Donna Karan, Balenciaga e per ultimo Céline, sembra proprio che Bottega Veneta sia ora il suo posto nel mondo, e lo sta dimostrando collezione dopo collezione. Anche se all’inizio molti erano scettici riguardo la troppa vicinanza stilistica con Phoebe Philo, direttore creativo di Céline, dove Daniel ha lavorato prima di essere nominato in Bottega Veneta, in questa sfilata è stato capace di affermare il proprio stile: minimal, ricercato, con dettagli estrosi e audaci.
Le mille frange e i tocchi di colore in passerella
Si parte con il nero, da forme classiche, lineari e pulite, da cappotti e completi molto simili per ambo i sessi. Lo stesso nero che sarà presente in tutti i look, in tessuti semi trasparenti e non, in accessori, frange e dettagli accompagnati però da tocchi di colori sgargianti come il lime, rosso, viola, fucsia e altri più tenui come il nude, il marrone e il panna. I vestiti si fanno morbidi lungo il corpo, lunghi o al ginocchio, impreziositi da impeccabili dettagli: frange, paillettes, chain al petto e sovrapposizione di tessuti.
Insieme a cappotti e trench elegantemente minimal con cintura a fibbia triangolare, degno di nota è il piumino smanicato con il tipico intrecciato Bottega Veneta in un versione macro. Gli accessori, destinati sicuramente a diventare un must, si concentrano in maxi bag portate a tracolla o a spalla, che presentano anch’esse rivisitazioni dell’iconico intreccio, divenuto maxi o incorporato da frange fluttuanti. Le scarpe e gli stivali a punta squadrata si alternano a scarponcini bombati tondeggianti. Ci aveva conquistati già un anno fa, ma stavolta Daniel Lee ha proprio fatto bingo!
di Alice Scandurra