La nuova collezione di Kenzo ci narra dell’antico Giappone e del nostro presente
A Parigi si è appena aperta la settimana della moda, e il direttore creativo di Kenzo, Felipe Oliveira Baptista, insieme al suo team di designer, ha presentato la collezione PE 2021 con un evento fisico nel giardino dell’Institut National des Jeunes Sourds, nel cuore della città. Al tempo stesso, è stato presentato in digitale sulle piattaforme social. Il tema del distanziamento sociale è presente e ben visibile nell’accessorio chiave della collezione: l’art director si è ispirato agli indumenti indossati dagli apicoltori, disegnando cappelli a tesa larga che lasciano pendere una lunga retina sul capo e sul corpo delle modelle, come ad indicare una divisione tra la singola persona e il resto del mondo, una specie di “distanza di sicurezza” necessaria in tempi di pandemia mondiale.
La palette colori della collezione è variopinta, vivace, ed estremamente primaverile: i colori primari, rosso, giallo e blu, sono usati puri, e risaltano come protagonisti indiscussi degli outfit, ma vengono anche abbinati a tinte pastello come il verde pistacchio, il lilla, oltre che al bianco e al nero. Lo spirito del Giappone è ben presente sia nelle stampe floreali, che ritraggono eterei papaveri e malinconiche ortensie, oltre che nei sandali tradizionali giapponesi ai piedi delle modelle e dei modelli, a metà tra gli zoccoli e le infradito.
La funzionalità essenziale delle forme
«Il mondo è malato, il mondo sta sanguinando, ma è ancora vivo. E finché c’è vita c’è speranza». Con queste parole, Felipe Oliveira Baptista racconta il pensiero iniziale che ha permesso la nascita della nuova collezione appena presentata a Parigi. In questa collezione, in un momento di crisi ed incertezze come quello attuale, l’essenzialità e la funzionalità dei capi, indossati sia da donne che da uomini, spiccano nelle linee pure e nei tagli netti: abiti femminili corti e leggeri, camicie maschili dritte e formali, capispalla multi tasche utility, avvolgibili su se stessi e trasformabili in un funzionale marsupio. Per quanto riguarda gli accessori, dal fondo delle borsette in pelle con cerniera esce una borsa maxi della spesa, en pendant con il vestito.
Papaveri e ortensie diventano pattern all over sui vari capi della collezione, ed è una specie di malinconico ritorno alle origini: sono stampati su completi corti, giacche e vestiti over, e sembrano offuscati e sbiaditi dalla pioggia primaverile. Potrebbe apparire densa di significati velati di tristezza questa collezione, e invece si tratta di una proposta ricca di metafore, progettata, secondo le parole di Baptista, con la volontà di esprimere «un’energia grezza, audace e curiosa» in un momento di assoluta confusione per il mondo intero.
di Sara Della Mattia