Alla Fabbrica del Vapore (Milano) arriva la mostra su Frida Kahlo
La mostra che si terrà alla Fabbrica del Vapore a Milano, dal 10 ottobre 2020 sarà un percorso sensoriale altamente tecnologico e spettacolare, che immergerà il visitatore nella travolgente vita della grande artista messicana Frida Kahlo, esplorandone la dimensione artistica, umana e spirituale.
Una mostra che scava nel profondo delle origini dell’artista, dove lo scopo è quello di tracciare il profilo di una donna geniale e tormentata, e di penetrare e analizzare le sfaccettature della sua vita. Il percorso ci racconta e ci fa conoscere attraverso quadri, lettere, fotografie, disegni, luoghi e tradizioni, una donna che ha sofferto, amato, viaggiato, creato e che ha preso coscienza della felicità per perderla subito dopo. Un’artista appassionata, brava nelle tecniche più svariate e rivoluzionaria nello stile e nei contenuti, con una pittura passionale e misteriosa, cruda e romantica, innovativa e spietata.
La mostra sottolinea inoltre la forte influenza che la mitologia precolombiana aveva su Frida Kahlo e l’importanza del folklore della sua terra natia, che vediamo emergere dai suoi dipinti. “L’opera di Frida affonda le proprie radici nella tradizione popolare, ma anche nelle sue esperienze di vita e nelle sofferenze patite, che riesce a esprimere con straordinario talento: il caos interiore e il travaglio esistenziale sono espressi attraverso una produzione artistica eccezionale, capace di trascendere ogni epoca e frontiera” afferma Antonio Arévalo, curatore della mostra.
Il percorso espositivo si divide
Una sezione multimediale all’ingresso riceve il visitatore, che grazie a monitor e proiezioni entrerà in una realtà fatta di immagini animate che vedono Frida protagonista dei suoi dipinti, e grazie ad una sorta di cronistoria, verranno raccontate le date che hanno maggiormente segnato le vicende personali e artistiche della pittrice.
Procedendo il viaggio alla scoperta della pittrice, il visitatore conoscerà, ammirando trasognato dalla veridicità spudorata dei dettagli, gli ambienti intimi in cui Frida Kahlo visse ed operò nella Casa Azul: La camera dei sogni, una fedele ricostruzione della stanza da letto di Frida che trasuda inevitabilmente un fatiscente ricordo dell’artista; L’Atelier, che riproduce minuziosamente lo studio della pittrice; Il giardino, che ritrae l’area lussureggiante di vegetazione che Frida curava personalmente, e in cui abitavano vari animali come scimmie e pappagalli.
I colori dell’anima, così si chiama la sezione dedicata alle fotografie che il colombiano Leo Matiz scattò a Frida Kahlo. Frida è colta nelle sue espressioni più caratteristiche ed immersa nel suo ambiente quotidiano. Al piano superiore la mostra prosegue con una sezione dedicata a Diego Rivera: a fare da protagoniste, le proiezioni di alcuni dei più conosciuti murales che l’artista ed amante di Frida firmò in varie parti del mondo.
A conoscere meglio Frida Kahlo ci aiutano anche gli abiti con cui è riuscita ad imporsi come icona di stile. La mostra presenta infatti alcuni degli abiti della tradizione messicana che hanno ispirato ed influenzato l’artista. In un ambiente attiguo si possono inoltre ammirare sette busti in gesso, che altrettanti artisti contemporanei hanno voluto rielaborare ispirandosi ai corsetti che Frida dovette utilizzare nel corso della sua vita.
In questa mostra si può dunque ammirare, sotto ogni aspetto, tutto ciò che ha inevitabilmente attraversato la vita di Frida Kahlo, segnandola, influenzandola e trasformandola in ciò che è stata, permettendoci di conoscere l’artista messicana nelle sue innumerevoli e meravigliose sfumature.
di Arianna Virginia Bezza