Ozuna e Anuel AA: il duo portoricano ci porta a rivivere i giorni di party sfrenato che tanto continuiamo a sognare
“Los Dioses” rappresenta la collaborazione tra due dei più grandi artisti raggaeton del momento. Entrambi cresciuti in parti separate di San Juan, si sono ritrovati nel mondo della musica e si sono fatti strada rimanendo amici e collaborando in varie occasioni sino ad arrivare a questo ultimo album, che a loro dire era in progetto “già da tempo”.
Negli ultimi anni sia Ozuna che Anuel AA si sono fatti riconoscere nel loro campo, scegliendo occasionalmente determinate collaborazioni con artisti di lingua inglese per far in modo di allargare la loro visione al pubblico, entrambi riuscendo a dominare le classifiche mondiali. Era piuttosto prevedibile quindi, che prima o poi sarebbe dovuto nascere un progetto come Los Dioses.
Prima di “Los Dioses”
Combinare il potere delle star al servizio del dominio del mondo è una ricetta collaudata per il successo, ma è stato il momento adatto per un progetto del genere o no? Anuel ha trascorso gli ultimi due anni dedicandosi a varie collaborazioni, specialmente con artisti sudamericani e quindi tracciando una linea netta e fissa per quanto riguarda il suo genere e la sua nazionalità. Nel frattempo, Ozuna è cresciuto sempre di più a livello mondiale e dal suo ultimo album “Nibiru” si evidenzia anche una personalità particolarmente dolce, perfetta per equilibrare con l’animo trap di Anuel, il quale recentemente ha dovuto scusarsi per i suoi testi a volte troppo “sessisti”.
Los Dioses
L’album appena lanciato è composto da 12 tracce e vari beat che fanno in modo di spaziare tra reggaeton, trap e R&B – per citare alcune tracce abbiamo: “Maria” indubbiamente trap, “Perfecto” con ritmi verso l’R&B oppure “Perreo” che fa venire una voglia di ballare. Per quanto varie e ballabili però, queste canzoni mancano di testo, non tutte, ma sicuramente Ozuna e Anuel avrebbero potuto fare qualcosa di più piuttosto che ripetere (come loro solito) versi riguardanti gioielli super costosi, soldi, belle donne o quanto sono abituati a fumare. Indubbiamente il loro talento è più che notevole, infatti entrambi gli artisti sono consapevoli dei loro unici e inimitabili timbri di voce, che si distinguono grazie alla dolce e ruvida voce di Ozuna a quella più “burbera” e rantolosa di Anuel, che appunto lo ha reso ciò che è oggi.
Nel complesso è un album più che piacevole da ascoltare, soprattutto se in compagnia (visto che in discoteca ancora non si potrà andare per un po’); la voglia di ballare non potrà che accompagnare durante l’ascolto. Unica pecca, entrambi gli artisti per quanto bravi e consolidati non sono riusciti a offrire quel qualcosa di “nuovo e accattivante” che il mercato necessita, soprattutto se si pensa che sono circondati da altrettanti artisti competenti, basti pensare all’enorme successo riportato da Bad Bunny e dal suo ultimo album o dalle sue ultime collaborazioni. Per noi Los Dioses non è né top né flop, ma sicuramente un ascolto se lo merita tutto!
di Giulia Faccini