Rick Owens eterno provocatore

Rick Owens

Rick Owens alla PFW 2021

L’attesa è tanta per un big che difficilmente lascia alla stampa il compito di redigere un normale articolo di moda, dato che con lui non mancano mai i colpi di scena. Borderline, irriverente, provocatore nato, Rick Owens è il designer più succulento per il fashion system. Le sue non sono sfilate bensì performance a tutto tondo, realizzate con la sua musa ispiratrice, nonché moglie, Michele Lamy. Una donna con un’estetica ingestibile.

Gethsemane Woman : Fall/Winter 2021-22

Come per l’uomo, anche questa collezione prende il nome di Gethsemane, dal giardino degli ulivi dove Gesù si ritirò la sera prima della crocifissione. Una scelta che ha fatto parlare molto i religiosi, quali non la trovano una decisione appropriata. A chi lo critica però, Owens ribatte sul fatto che ora siamo in attesa di una soluzione, sia essa catastrofica o razionale; ed è proprio questo status attuale di sospensione che ci appare di dimensioni bibliche; dunque, quale ispirazione migliore di un argomento legato al mondo religioso avrebbe potuto rendere meglio il concetto. Il Gethsemane rappresenta un luogo di disagio dove si attende ignari un giudizio. Noi esseri umani al momento siamo in attesa di sapere se mai potremo tornare a vivere (quasi) come prima, se le nostre domande potranno un giorno ricevere una risposta e se potremo più stringerci in un caldo abbraccio, che molto spesso vale più di mille parole.

La collezione

Trasmessa sulle piattaforme ufficiali del marchio, la collezione Fall/Winter 2021-22 di Rick Owens rispetta la filosofia di dar vita ad una moda che non sia una vera e propria tendenza, ma che trasmetta piuttosto il messaggio forte e chiaro del concetto di purismo, con evidenti riferimenti all’essenzialità, sulla base della quale si evince una purezza costruttivista, talvolta così spinta e senza censura da far sembrare le sue collezioni capolavori paleolitici. (Basti ricordare il momento in cui decise di portare in passerella uomini con i genitali in mostra).

La protezione prima di tutto

Rick Owens sceglie per la terza volta un pontile di pietra sul lido di Venezia per la sua Fall/Winter 2021, dove si respira un’aria mistica e intrigante. Ad aprire la sfilata una comparsa quasi dal nulla di un capo caro al designer, il doudoune, letteralmente “piumino a sbuffo”, simbolo di protezione e incipit che evoca l’ultima collaborazione di Owens con Moncler. Protagonista della collezione è proprio il capospalla, visto in un modello a cappa indossato sopra jumpsuit che fanno da seconda pelle completamente ricoperte di paillettes lucide, su abiti a sirena, e nei modelli con lavorazione a maglia.

La sensualità è fondamentale per Rick Owens, e in questa collezione vediamo un intrigante gioco volumetrico espresso dall’uscita in serie di body in raso o cashmere con string thong sovrapposti ad aderenti pants che lasciano ben poco spazio all’immaginazione. Sul pontile veneziano non viene meno la passione del designer per l’Apocalisse; così le modelle sfilano con indosso mascherine iper femminili allungate che completano gli outfit insieme a cuissardes e platform molto scenici.

La collezione appare determinata a lasciare il segno, raccontando una donna forte e sicura ma che al tempo stesso ha bisogno di essere protetta da qualcuno che le guardi sempre le spalle, dandole quella seppur impercettibile sensazione di sicurezza. Una moda, quella espressa da Rick Owens, poeticamente e drammaticamente consapevole della situazione, in continua ricerca di una nuova strada che si affacci a una visione 3.0 del mondo della creatività e al nuovo rapporto di convivenza tra chi la crea e chi deve indossarla.

Rick Owens stupisce ancora facendoci riflettere.

 

di Agnese Pasquinelli

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