Underwater Photographer of the Year: vittoria della statunitense Renee Capozzola con la sua straordinaria “Sharks’ Skylight”
Quella di Underwater Photographer of the Year è una storia che nasce in Gran Bretagna negli anni Sessanta e arriva fino a noi, per raccontarci la storia di un mondo meraviglioso e misterioso come quello sottomarino. Nel 1965 il celebre sub ed esperto britannico Bernard Eaton diede vita al primo Brighton Underwater Film Festival e, dopo soli due anni, nacque la British Society of Underwater Photographers. Contemporaneamente la Gran Bretagna ospitava i più prestigiosi concorsi di fotografia ambientale e naturalistica, tra cui il Wildlife Photographer of the Year.
La fama e il prestigio di questi concorsi furono tali che moltissimi fotografi parteciparono, inviando anche foto dedicate proprio al “mondo sommerso”. Cinquant’anni dopo, nel 2015, nacque ufficialmente Underwater Photographer of the Year, capitanato dai tre giudici Alex Mustard, Peter Rowlands e Martin Edge. Divenuto uno dei punti di riferimento della fotografia naturalistica in soli sei anni, l’UPY ha visto aumentare la sua popolarità di anno in anno, arrivando alla cifra record di 5500 partecipanti nel 2020, provenienti da 500 nazioni.
Edizione 2021
A trionfare nel corso dell’ultima edizione del concorso è stata l’americana Renee Capozzola con la sua incredibile “Sharks’ Skylight”. Scattata nella Polinesia Francese, a Moorea, quest’immagine di rara bellezza vuole anche essere un monito sul pericolo che corrono gli squali a causa dell’uomo. Come evidenziato dalla stessa fotografa, la Polinesia Francese è molto attenta e attiva nella conservazione e salvaguardia degli squali, considerati fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema marino.
Tra i vincitori anche Mark Philips, primo a trionfare nella neonata categoria My Backyard, novità 2021 introdotta in tempo di pandemia. Scattata nei dintorni di Glasgow, la sua “While You Sleep” racconta poeticamente la vita sottomarina, in particolare quella di uno stagno popolato da rane che sembrano osservare la fredda notte scozzese, dal loro piccolo mondo.
La sezione Marine Conservation
Underwater Photographer of the Year, però, non è solo una carrellata di magnifiche fotografie naturalistiche. La sezione Marine Conservation, infatti, è dedicata alle tematiche ambientali e alle problematiche che affliggono il mondo marino e sottomarino.
A vincere e sensibilizzare su questo fronte è Karim Iliya, con una foto ad altissimo impatto visivo. “Aerial view of a Crowded Island in Guna Yala” mostra, con indubbia bellezza e maestria fotografica, il tema scottante del sovrappopolamento e del consumo eccessivo di suolo e risorse naturali da parte dell’uomo. La minuscola isola fotografata nell’area panamense di Guna, sembra quasi sprofondare sotto il peso di case che la ricoprono interamente.
Ancora una volta UPY ha raccontato le molteplici sfumature del mondo sottomarino, positive o negative, con un occhio sempre più attento alla sensibilizzazione e alla salvaguardia del patrimonio ambientale che esiste tanto sopra, quanto sott’acqua.
Per scoprire tutti i vincitori delle diverse sezioni del concorso, consultare il sito https://underwaterphotographeroftheyear.com/winners/2021-winners/
di Martina Porzio