Emilio Pucci, coutier per caso
Nato a Napoli il 20 Novembre del 1914, Emilio Pucci decolló per puro caso nella moda nel 1947. Dopo avere disegnato un moderno completo da sci, quest’ultimo finì nel numero di Dicembre di Harper’s Bazaar US, immortalato nella fotografia di Toni Frissell.
Il completo fu un vero successo in tutta Europa e lo incoraggiò ad aprire la sua prima boutique a Capri nel 1950, caratterizzata da capi dai colori vivaci e brillanti. Fu così che lo stilista si guadagnò l’attenzione delle più note donne dell’epoca, come Marilyn Monroe e Sophia Loren, fiere di indossare le sue creazioni.
Emilio Pucci, updated edition
Arte, moda e storia si fondono alla perfezione nell’iconico libro che rappresenta la ricca storia della maison Pucci. Firmato da Vanessa Friedman, Pucci, Updated Edition è la nuova edizione XL del libro che riporta i successi e i segreti del celebre brand. Il nuovo volume è edito da Taschen e vanta materiali e foto rare.
In particolare, si distingue per una ricca serie di fotografie d’archivio, disegni e oggetti rappresentativi che descrivono la classe e l’originalità della maison. Disponibile nella versione inglese, francese, tedesca e italiana, Pucci, Updated Edition è formato da 448 pagine di dettagli sul copioso mondo della famiglia Pucci.
Colori vivaci e joie-de-vivre
Questa nuova edizione XL racconta la storia di un’attività di famiglia, divenuta in breve tempo uno dei brand di moda più conosciuti al mondo e uno dei primi a espandersi anche nel campo dell’interior design e dell’athletic wear. Immagini estrose unite a colori vivaci descrivono le caratteristiche dell’edizione, insieme alle immancabili figure femminili. Le icone femminili, infatti, hanno sempre rappresentato il punto cardine e la passione principale della casa di moda Pucci, caratterizzata da uno stile futuristico.
Art editor, la versione extra lusso del volume XL
Art editor è la versione extra lusso del volume, pubblicata anch’essa dalla casa editrice Taschen. Risulta disponibile in 120 copie di 448 pagine l’una ed é descritta in due differenti design. Il suo punto di forza consiste nel foulard in seta vintage proveniente direttamente dall’archivio Pucci, firmato da Laudomia Pucci, figlia del celebre stilista.
L’autrice e gli autori collaboratori; Vanessa Friedman, Alessandra Arezzi Boza e Laudomia Pucci
Vanessa Friedman, Fashion director e Chief Fashion critic del The New York Times lascia la sua firma sulla splendida edizione insieme ad Alessandra Arezzi Boza. Il contributo di Vanessa fu fondamentale per le riviste The Economist, The New Yorker e Vogue. Si distingue tuttora per essere la vincitrice del Fashion Group International’s Media Award.
Alessandra Arezzi Boza, a sua volta, fu la curatrice della Fondazione Archivio Emilio Pucci dal 2001 al 2015. Alessandra lavorò come consulente per la Galleria del Costume di Palazzo Pitti a Firenze ed è ora storica del Costume e della Moda.
Laudomia Pucci, l’erede continuatrice della casa di moda
Laudomia Pucci si laureò nel 1985 presso l’Università di Economia e Politica LUISS a Roma e si unì alla casa di moda a Firenze. Rilevò in seguito l’azienda da suo padre nel 1989 e ne divenne Vice Presidente e Direttrice immagine nel 2000.
L’editore Armando Chitolina
Armando Chitolina si distingue per i suoi titoli Taschen, come “Valentino: A Grand Italian Epic”, “William Claxton Jazz Seen” e molti altri. Inoltre, lavorò come consulente di design e direttore artistico per Vogue Italia e L’Uomo Vogue, e come consulente immagine per Mila Shön.
“L’allegria è uno degli elementi più importanti che metto nella moda. E la ottengo con il colore”
La tradizione Pucci, rappresentativa dello stile “Made in Italy”, ha sempre vantato originali e sfarzose creazioni. Lo stilista è stato incoronato dalla stampa settoriale internazionale come Principe delle stampe. Sappiamo infatti che Emilio Pucci traeva le sue ispirazioni dai paesaggi del Mediterraneo e da tradizioni esotiche, unendo colori vivaci e brillanti a motivi geometrici.
Questo connubio ricreava una forma di arte contemporanea che si ispirava ai paesaggi mediterranei e alla realtà che lui conosceva. Decorazioni africane unite a mosaici siciliani garantiscono novità creative ineguagliabili. Perfino in casa la creatività non mancava; “il design di papà era sempre presente, soprattutto al mare e in montagna. Mia madre lo sposó subito”, afferma Laudomia Pucci.
Classe ed eleganza in uno stile internazionale
Il suo stile iconico fu contraddistinto da classe ed eleganza, e giunse perfino oltreoceano. Negli Stati Uniti, Pucci si distinse come il creatore dello stemma per la tuta degli astronauti della NASA per la famosa missione dell’Apollo 15. Per di più, disegnò e colorò con innovazione le divise per le hostess e i piloti della Braniff International Airways. Tutt’ora lo ricordiamo come stilista degno di merito e fondatore di una delle case di alta moda più celebri al mondo.
Una casualità che permane nel tempo
“Non volle mai essere chiamato artista, ma solo sarto”, ricorda Laudomia Pucci. ”Le mie stampe sono disegni in continuo movimento, ovunque le posizioni c’è ritmo”, diceva il nostro coutier. Dunque, colori vivaci, originalità e allegria hanno sempre caratterizzato il mondo di Emilio Pucci, un coutier per caso, che si ispirò alla natura per sconvolgere e dare un grande contributo al mondo dell’alta moda.
di Angelica Pria
Sono appassionata di fashion design, bellissimo articolo su Emilio Pucci, molto ben scritto, gli attribuisce l’onore che si merita!
Grazie mille Federica 🙂 siamo molto contenti