Gucci compie cent’anni e, per l’occasione, presenta una nuova collezione in cui ritornano tutti i simboli che hanno caratterizzato la storia del marchio. Dal mondo equestre alle stagioni di Tom Ford, fino alla citazione, a sorpresa, delle creazioni di Balenciaga.
Aria, la collezione Gucci che invita a ripartire dalla natura
Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, sposta ancora una volta l’asticella della creatività e presenta una collezione che è un inno alla vita. Il cortometraggio, intitolato Aria, mette in scena una sfilata che sconfina negli attimi che precedono un party. I modelli varcano la soglia del Savoy Hotel e sfilano davanti ai fotografi, per poi ritirarsi in un corridoio buio, in attesa. Una volta spalancate le porte, si immergono nella natura, stupendosi “perché la festa è il nostro pianeta”.
Un concetto stranamente semplice, ma motivato dal bisogno che la collezione “facesse breccia come un proiettile”. “I cento anni di Gucci sono coincisi con un evento che per me è paragonabile a una specie di terza guerra mondiale; non tanto negli eventi, quanto nel come ha modificato per sempre le nostre vite”, ha spiegato Michele. “Credo che ora per andare avanti si debba ripartire dalla natura, con uno spirito diverso”.
I cent’anni di Gucci, tra nascite e rinascite
In passerella novantaquattro look uomo e donna celebrano la storica casa fiorentina nell’anno del suo centenario. Cento anni che sono come il primo, perché Gucci nasce e rinasce di continuo attraverso un dialogo con l’altro, con quello che c’è fuori. “E queste rinascite”, spiega Alessandro Michele, “le ho raccontate all’interno della collezione”.
Si comincia con il tailleur pantalone di velluto rosso che ha reso celebre Tom Ford e si prosegue attraverso epoche e riferimenti. Dai parametri equestri ai capi dal fascino glam, fino all’insegna del Savoy Hotel di Londra, dove Guccio Gucci ha lavorato come usciere. Diverse incursioni, contaminazioni e metamorfosi, fino a quella che lo stesso Alessandro Michele definisce una “operazione di hackeraggio”, il suo ultimo colpo di genio. Capi in cui è riconoscibile il logo di Balenciaga, ma anche pezzi dalle collezioni di Demna Gvasalia con dettagli tipici del mondo Gucci.
L’invito alla presentazione della nuova collezione Gucci è un giornale di enigmistica
Da quando è diventato direttore creativo nel 2015, Alessandro Michele ha introdotto una nuova narrativa, alimentata da una notevole enfasi sulle parole. La libertà di espressione nasce dall’idea che non ci sono al mondo due persone uguali l’una all’altra. Allo stesso modo, non esisteranno due interpretazioni perfettamente identiche di una stessa opera d’arte. La moda, come forma artistica, diventa allora un gioco.
Con questo spirito e in occasione dell’anniversario, Michele ha spedito ai suoi ospiti virtuali il GucciQuiz!. Una pubblicazione ironica con giochi e rompicapi che ruotano attorno al patrimonio del marchio, passato e presente. Attraverso questi enigmi, gli invitati hanno scoperto i dettagli per partecipare alla presentazione digitale della nuova collezione Gucci Aria. Ad ogni modo, a differenza dei cruciverba contenuti in questo libretto, non esistono soluzioni giuste o sbagliate nella moda: la risposta è in ognuno di noi. E qui sta, esattamente, la bellezza di questo enigma.
di Asya Manzoni