Dall’infanzia nella provincia ascolana fino a “Non mi uccidere”
Classe 1998, Alice Pagani nasce ad Ascoli Piceno, ma si trasferisce a diciassette anni a Roma, dove avvia la propria carriera recitativa iniziando a frequentare alcuni corsi. Nel 2016 debutta sul grande schermo con la pellicola “Il permesso – 48 ore fuori”, scritto e diretto da Claudio Amendola. L’anno seguente è la co-protagonista in “Classe Z”, accanto ad Alessandro Preziosi e Andrea Pisani.
Il 2018 è il vero anno di svolta; diretta da Andrea De Sica, interpreta Ludovica Storti, protagonista insieme alla collega e coetanea Benedetta Porcaroli, in “Baby”, serie Netflix ispirata allo scandalo delle giovanissime squillo del quartiere Parioli di Roma. Nello stesso anno è nel cast di “Loro” di Paolo Sorrentino; per la sua interpretazione vince il Ciak d’oro come Rivelazione dell’anno.
Continuano i lavori al cinema con “Ricordi?” e “La rosa velenosa”, fino ad arrivare ai giorni nostri, quando Andrea De Sica la dirige nuovamente nell’horror “Non mi uccidere”, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Chiara Palazzolo; qui, Alice Pagani è Mirta, compagna di Robin (Rocco Fasano). I ragazzi perdono la vita in seguito a un’overdose, ma non prima di essersi promessi di restare insieme anche dopo la morte, sicuri che neanche questa possa separarli. Riusciranno a mantenere fede a questo giuramento?
Non solo un volto da copertina
Nel 2020, Alice Pagani è sulle cover di Marie Claire Italia e di Glamour Spagna, e presta il proprio volto per la campagna Armani Beauty 2020, testimonial, insieme a Nicholas Hoult, delle fragranze “In Love With You” e “Stronger With You” di Emporio Armani.
Ma l’attrice dimostra la propria bravura anche in altri campi. Per “Non mi uccidere”, ad esempio, la rapper Chadia Rodríguez ha scritto un singolo dallo stesso titolo, cantato insieme alla protagonista del film.
È inoltre uscito di recente il suo primo libro, “Ophelia”, un romanzo di formazione dedicato alla primavera, simbolo di rinascita, come riportano le sue parole in un post del suo profilo di Instagram.
La storia di “Ophelia” si muove in parallelo a quella della sua scrittrice. Alice Pagani è ancora all’inizio della sua carriera, ma già brilla di una luce intensa e particolare. Una nuova stella pronta a illuminare il firmamento del cinema.
di Maria Giulia Gatti