Goshka Macuga e Betye Saar: un nuovo dialogo per “Atlas”
Il progetto “Atlas” ospita lavori realizzati tra il 1960 ed il 2016, nei 6 piani espositivi della Torre di Fondazione Prada, a Milano. Nato da un dialogo tra Miuccia Prada e Germano Celant, presenta le idee e le diverse versioni d’arte che hanno contribuito e partecipato all’interno della Fondazione.
Il quarto piano ha riaperto al pubblico dal 17 giugno 2021. È dedicato alle opere dell’artista polacca Goshka Macuga e dell’afroamericana Betye Saar. L’arte di quest’ultima presenta elementi caratteristici quali il metafisico, la memoria femminile e l’identità afroamericana.
Le installazioni
“The Alpha and The Omega” (“The beginning and The End”) è un’installazione in una stanza circolare dalle pareti azzurre. Vari oggetti sono situati al suo interno; potrebbero alludere a giochi per bambini. Una visione più profonda, però, riporta al viaggio della vita, al tempo precario e alla libertà negata. Riflessioni profonde vengono fatte sull’umanità, fragile e complessa allo stesso tempo. Questa installazione è stata ospitata nel 2016 in occasione della mostra “Uneasy Dancer”.
Goshka Macuga, invece, è un’artista polacca. La sua versatilità la fa spaziare dalla scultura alla fotografia, architettura e design. Tre grandi arazzi sono proposti per “Altas”: il primo, “Of what is, that it is; of what is not, that it is not 2”, del 2012, mostra l’impatto che ha avuto la civiltà occidentale sulla popolazione afghana. “Make Tofu not War del 2018” e “From Gondwana to Endangered. Who Is the Devil Now?”, del 2020, sono due arazzi in 3D, rappresentazione del futuro per l’artista.
di Margherita Sala